Melpignano (Le): cittadinanza onoraria a Giuseppe Antoci

Giuseppe Antoci, ex presidente del parco dei Nebrodi ha ricevuto la cittadinanza onoraria a Melpignano in provincia di Lecce. Lo ha stabilito il consiglio comunale riunitosi in seduta pubblica straordinaria, insieme al consiglio dei ragazzi e delle ragazze.

Melpignano che ospita la famosa notte della taranta che presenze che sfiorano i 200 mila spettatori per tutta la notte al suono dei tamburelli, si è sempre contraddistinta nel conferimento di cittadinanze onorarie ad illustri personaggi di caratura nazionale ed internazionale come Abdullah Ocalan, leader rivoluzionario curdo e l’israeliana, cantante e ambasciatrice di pace, Noa.

La cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria ad Antoci è iniziata con l’apertura del mercato della terra, con la banda dei semi dei bambini e il vivaio dei Pollicini. La manifestazione si è conclusa con un apertivo musicale con canti d’amore, di lavoro e di lotta a cura del trio live Marco Garrapa, Michela Sicuro e Luigi Marra.

“Melpignano – ha dichiarato il sindaco Ivan Stomeo – svolge da tempo un intenso lavoro volto a promuovere, a partire dai bambini, la cultura della pace e della legalità e oggi sente la necessità di assumere una posizione chiara contro un male antico, e ben radicato, di questo nostro Mezzogiorno, e ormai dell’Italia tutta: la mafia, gli abusi di potere, che condannano questo nostro Sud ad essere schiavo, e non propulsore, delle proprie ricchezze. Non c’è cura del territorio e futuro per lo stesso se non vi sono giustizia, trasparenza e regole nell’amministrarlo”.

 

Ospite d’onore, lo scorso anno, della Notte Verde di Castiglione d’Otranto, per Antoci adesso il suo legame con il Salento si rafforza ancora di più.

“Sono molto onorato – dice Giuseppe Antoci – di aver ricevuto la cittadinanza onoraria di Melpignano, comunità laboriosa e di grandi tradizioni. Porterò con me, nella mia mente e soprattutto nel mio cuore, i valori e le tradizioni di Melpignano e della Puglia, comunità delle quali sono diventato cittadino. Anche questo è un grande onore, la Puglia è una regione speciale, come speciali sono i suoi abitanti, ai quali mi lega un forte sentimento di affetto ed amicizia e adesso unisco a questi sentimenti il legame giuridico della cittadinanza attraverso questo atto d’amore che Melpignano mi ha voluto donare”.

“Melpignano – commenta il vice sindaco e assessore all’ambiente Valentina Avantaggiato – si onorerà di avere tra i suoi concittadini “un Eroe dei nostri tempi”, come l’ha definito Camilleri. Un uomo che con coraggio e dignità ha saputo difendere il proprio territorio, salvandolo dalle mani sporche dei potentati mafiosi, combattendo un sistema parassitario e vigliacco volto a soffocare ogni vagito di una potenziale nuova e sana economia, legata alla prima risorsa che abbiamo: la terra. La cittadinanza è il dono più grande e prezioso che una comunità possa offrire, per riconoscenza all’alto valore morale di Antoci”.

Alle mafie fanno gola i terreni e la filiera agricola pugliese e salentina: l’intensità del fenomeno fa balzare Taranto al 15esimo posto tra le province italiane, Lecce al 28esimo, Brindisi al 46esimo, tutte davanti anche a Foggia e dietro a Bari, che ha la palma nera rientrando a pieno titolo nella top ten nazionale.

La Puglia è una regione a forte rischio, al terzo posto della classifica nazionale, con un livello di infiltrazione criminale pari all’1,31%, preceduta solo da Calabria (2,55%) e Sicilia (2,08%). Lo conferma il rapporto “Le mani dell’agromafia nel piatto dei pugliesi” stilato da Coldiretti e Osservatorio sulle agromafie diretto dal magistrato Giancarlo Caselli.

Solo per avere un’idea, sono 6.057 i terreni sequestrati alle mafie, il 20,4 per cento dei 29.689 sparsi in tutta Italia. Beni, però, quasi sempre non usati: si stima uno spreco tra l’1,9 e i 2,37 miliardi di euro a causa di inadempienze, procedure farraginose, lungaggini burocratiche che tengono in stallo i campi confiscati.

Nel Salento, preoccupa soprattutto la situazione di Brindisi, dove la criminalità rurale ha già portato, nei primi tre mesi dell’anno, a otto arresti e 13 denunce.

“Il conferimento della cittadinanza – rimarca Sergio Blasi, Consigliere Regionale della Puglia – mi sembra un qualcosa di sacrosanto per una persona che ha messo la sua vita al servizio dei valori della giustizia e del rispetto delle regole. Con il paradosso che chi si è sempre richiamato alle regole nella sua storia politica, la destra, appena salito al potere, in Sicilia, gli ha voltato le spalle, togliendogli la presidenza del Parco dei Nebrodi. Questo afflato di solidarietà e vicinanza, nel dirgli che non è solo, è utile e necessario. Mi sentirei di dire “siamo tutti Antoci”.

Tanti i messaggi letti dai ragazzi del Consiglio Comunale dei giovani e dai rappresentati delle scuole, in un susseguirsi di emozioni culminate con la piazza piena di cittadini che, alzatisi in piedi, hanno tributato un lungo applauso a Giuseppe Antoci, loro nuovo concittadino, riempiendolo di strette di mani ed abbracci.

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