I carabinieri subacquei di Messina hanno riportato alla luce un’ancora di epoca romana, su attivazione dela soprintendenza del mare di Palermo.
Il ritrovamento è stato effettuato nello specchio acqueo antistante il porticciolo turistico Saja di Giardini Naxos. È stato così che ad una profondità di circa 8 metri e ad una distanza di circa 20 mt dalla riva, su un fondale sabbioso, hanno rinvenuto un ceppo d’ancora in piombo incastrato sotto una roccia.
Il pesante manufatto, al termine di lunghe ed impegnative operazioni, è stato riportato a galla dai sub dell’arma. Il reperto sarà adesso custodito presso i locali del parco archeologico di Giardini Naxos.
Il nucleo subacquei, istituito nell’agosto dello scorso anno per fronteggiare le esigenze operative dell’arma, disimpegna compiti ordinari quali ricerca e recupero nelle acque marine ed interne di corpi di reato, armi, munizioni, stupefacenti, cadaveri, relitti e qualsiasi altro materiale che sia stato occultato o disperso.
Per le proprie attività il Nucleo Carabinieri Subacquei di Messina si avvale del prezioso supporto operativo della motovedetta classe 800 “Ganci” – ormeggiata presso la Base navale Peloritana – condotta da un equipaggio di Carabinieri di grande esperienza e professionalità, che arricchiscono oltremodo la capacità operativa del Nucleo Subacquei.