Il focus della BIAS, la Biennale Internazionale di Arte Sacra Contemporanea, si sposta verso il padiglione abramitico e quello scientifico. Sarà infatti realizzato il vernissage del padiglione abramitico, martedì 29 maggio alle ore 16.30, presso il Palazzo Alliata di Villafranca a cui prenderà parte Vittorio Sgarbi.
Insieme a Sgarbi la presidente Wish e direttrice Bias, Chiara Modica Donà dalle Rose e il curatore del padiglione e membro del comitato di selezione di Bias 2018, Gian Camillo Custoza de’ Cattanei.
A seguire, nel vicino Palazzo Belmonte Riso, sede del museo di arte contemporanea della Regione Siciliana, verrà presentato l’arazzo dell’artista Daniela Papadia “La tavola dell’alleanza” portato già a Venezia nel maggio del 2017 alla presentazione BIAS, evento collaterale della biennale arte di Venezia e in Piemonte al castello di Morsasco.
Due appuntamenti importanti per la BIAS 2018 nello stesso giorno, a cavallo tra il padiglione abramitico, che nella scelta del curatore, mira a riaprire la porta interrotta tra l’arte contemporanea e l’arte del rinascimento old master painting sull’onda del tema Porta Intineris Longissima dicitur esse, ed il padiglione scientifico nell’opera della Papadia, che rappresenta l’unicità del genoma umano in uno spettacolare arazzo che ne traccia il DNA evidenziando, attraverso la porta della chimica, l’uguaglianza nei meandri delle teorie sulla razza.
Daniela Papadia con WISH, World International Sicilian Heriage, per BIAS 2018, ha progettatto e, oggi, dato esecuzione, con il patrocinio oneroso del Ministero degli Esteri italiano, anche una seconda opera “Il Filo dell’Alleanza che vede 12 ricamatrici Palesinesi, Israeliane, Copte, Cristiane impiegate nel cucire un significativo legame tra i popoli del mediterraneo in Terra Santa.
Dopo Portability di Rosa Mundi in Egitto nella Penisola del Sinai, BIAS 2018 aggiunge un’altra significativa tappa nel suo percorso internazionale, nel segno dell’arte oltre ogni barriera e pregiudizio.
Una biennale di arte contemporanea internazionale che mette al primo posto la voglia di conoscere da antemporre al giudizio, al bieco fanatismo ponendo sempre le basi di un approccio scientifico con la forza della curiosità e del linguaggio universale dell’arte.
La Biennale, rappresenta un momento di alto valore culturale per la città di Palermo e della Sicilia tutta. “Porta”, simbolo dell’edizione di quest’anno, rappresenta un “ponte” tra la nostra terra, sempre stata il centro fisico oltrechè storico del Mediterraneo, e tutti i paesi circostanti. BIAS perciò ha coinvolto importanti luoghi storici, culturali e religiosi della città di Palermo del quartiere Cassaro e la novità del 2018 è l’apertura di padiglioni diffusi sul territorio siciliano, egiziano ed israeliano con work-shop dedicati.
La scoperta di luoghi pubblici di rilevanza artisco-culturale, che sono momentaneamente chiusi è una delle prerogative di WISH. Come già per la prima edizione, la BIAS è organizzata in Padiglioni che fanno riferimento ad antiche e nuove religioni o filosofie: gli artisti danno vita ai vari Padiglioni della filosofia, Scientifico Darwiniano, delle Religioni Perdute, Indù, Buddista, Taoista, delle Religioni Africane, Esoterico e Abramitico che racchiude ebrei, cristiani, maroniti, ortodossi, protestanti e islamici.