Dodici truffatori telematici sono stati denunciati dalla polizia di Modica, nel ragusano, nell’ambito dell’operazione denominata “No fraud”. I truffatori operavano in Italia e all’estero.
Attraverso l’utilizzo di internet, i dodici si servivano di noti siti di vendita per estorcere denaro agli utenti dei siti di vendita online attraverso false inserzioni di vendita.
Uno staff di agenti specializzati è riuscito a scoprire le varie tecniche utilizzate dai truffatori per attirare l’attenzione del’utente della rete, mettendo in atto i loro piani criminosi per farne fonte di illecito e facile guadagno.
Le indagini, condotte dal commissariato di Modica, sono iniziate con la denuncia di truffa sporta da alcuni cittadini nei primi mesi del 2018. Denunce poi proseguite in maniera anomala nei mesi successivi con una percentuale maggiore rispetto ai periodi precedenti.
Un importante numero di denunce che ha fatto scattare il campanello di allarme e ha indotto gli agenti ad avviare le indagini per scoprire gli autori del crimine e tutelare, così, i cittadini.
Le indagini, in breve tempo, hanno permesso di identificare e denunciare il gruppo, accertando la loro responsabilità anche attraverso riscontri diretti con gli istituti di emissione delle carte di credito e le compagnie telefoniche.
In vendita falsamente venivano inseriti sedili e pezzi di ricambio d’auto d’epoca, pezzi da modellismo di elevato valore, cellulari di ultima generazione e persino auto del vaore di alcune migliaia di euro.
Il venditore, nell’inserzione, non si avvaleva di pagamenti protetti ma di forme di pagamento diretto attraverso carte ricaricabili per rendere più difficoltosa l’individuazione da parte delle forze dell’ordine. Dopo una fitta corrispondenza con l’ignaro acquirente intrattenuta tramite whatsapp o via email ne conquistava la fiducia rendendosi disponibile anche a pagamenti frazionati.
Il truffatore richiedeva il pagamento anticipato del 50% e la parte restante all’atto dell’invio di una ricevuta di spedizione, anche questa risultata poi falsa.
Passati giorni senza ricevere l’oggetto l’acquirente comprendeva di essere stato raggirato e denunciava l’accaduto. Le indagini, condotte anche attraverso accertamenti presso gli enti che hanno emesso le carte di credito e presso le varie compagnie telefoniche, consentivano di identificare 12 soggetti autori delle truffe tra cui molti già noti alle forze dell’ordine per analoghi reati.
La polizia di Modica ha proceduto alla denuncia delle dodici persone. Ai casi già segnalati, a Modica nei primi giorni del mese di maggio vittima della truffa è stato il venditore. Quest’ultimo, un modicano, aveva deciso di mettere in vendita su un noto sito online il suo orologio di marca prestigiosa, ricevendo numerose richieste d’acquisto fino ad accettare quella di un acquirente per 7 mila euro.
I due si erano scambiati le informazioni per concludere l’affare tramite assegno, dandosi appuntamento presso la banca del venditore per accertare la copertura dell’assegno, emesso da una banca del Nord Italia. Dopo alcuni giorni, però, il venditore ha scoperto che dal prorpio conto era stato stornato l’importo di 7.000 euro, invece che ottenere l’accredito.
L’acquirente aveva ricevuto un assegno clonato e un individuo aveva prelevato, probabilmente poco dopo l’accertamento effettuato presso la banca di Modica, i 7000 euro tramite l’assegno originale in un’altra filiale. Le indagini hanno permesso di individuare l’autore della truffa.