Un arsenale di armi è stato scoperto dai carabinieri a Santa Lucia Sopra Contesse. I militari dell’Arma hanno arrestato un pregiudicato.
Lunghi appostamenti, anche notturni, hanno preceduto l’irruzione nel podere dove è stato passato al setaccio ogni angolo. Gli uomini dell’Arma hanno accuratamente perquisito i locali ma hanno anche effettuato degli scavi nel terreno adiacente alla struttura, rinvenendo sotterrati a circa mezzo metro dalla superficie, diversi recipienti in vetro e plastica contenenti armi, tutte in perfetto stato di conservazione in piena funzionalità, munizioni e droga.
I carabinieri hanno trovato un vero e proprio arsenale costituito da: una pistola mitragliatrice a funzionamento semiautomatico, micidiale per l’elevata capacità offensiva; due fucili rubati con canne mozzate per aumentarne la capacità offensiva; un revolver calibro 357 magnum, anche questo rubato; 125 proiettili calibro 9×19; 60 cartucce per fucile, quasi un Kg di marijuana; 2,5 Kg di hashish e 10 mila euro in contanti verosimilmente provento dell’attività di spaccio.
Armi e droga erano nella disponibilità di Vincenzo Costantino, pregiudicato messinese, 54 anni, arrestato in flagranza di reato per detenzione illecita di armi e munizioni e droga. Per lui si sono spalancate le porte del carcere di Gazzi.
Le armi saranno sottoposte ad accertamenti balistici e per questo sono state inviate al Ris di Messina per verificare se siano state impiegate in precedenti attività delinquenziali.
La pistola mitragliatrice ritrovata è probabilmente una Sites Spectre M4 calibro 9mm parabellum, prodotta a partire dal 1984, in dotazione all’esercito svizzero. Alcuni lotti di produzione sono stati inviati anche nell’ex Jugoslavia e utilizzati in Bosnia Erzegovina e Croazia. È probabile che l’arma possa essere stata contrabbandata dai Balcani al termine della guerra civile bosniaca.