Palermo: la scheda – chi è Roberto Stellone
E’ finita l’avventura al Palermo per Bruno Tedino: fatale l’ultima pesante sconfitta in trasferta con il Venezia
Contro la squadra di Pippo Inzaghi è arrivato l’ennesimo risultato non positivo per il Palermo, i rosanero rischiano di compromettere un’intera stagione che, alla luce dei risultati altalenanti delle antagoniste, poteva chiudersi con assoluta serenità: invece il trend del Palermo ha tratteggiato una situazione complicata che ha convinto il patron Maurizio Zamparini a cercare una svolta, prendendo una decisione allo stesso tempo dovuta e dolorosa. Questo il comunicato ufficiale: “In seguito ad una lunga riflessione, l’U.S. Città di Palermo comunica di aver sollevato dall’incarico l’allenatore Bruno Tedino ed il suo staff, a cui va il ringraziamento per il lavoro svolto. La guida tecnica della Prima Squadra è affidata a Roberto Stellone“.
Bruno Tedino lascia così rosanero che aveva iniziato a guidare da giugno 2017, avvicendando il traghettatore della precedente stagione Diego Bortoluzzi. Ancora una volta per la Società di viale Del fante è tempo di cambiare. Per proseguire la corsa verso la serie A, il Palermo si affida allo “specialista” delle promozioni. Difatti Roberto Stellone ne ha conseguite ben quattro da calciatore e successivamente è riuscito a conquistarne tre da allenatore. Classe 1977, nasce a Roma il 22 Luglio, l’esordio tra i professionisti arriva nel 1993 nella Lodigiani nel campionato di C1, la vera esplosione però avviene nel 1996 quando riesce ad andare in gol per ben 16 volte collezionando 31 presenze. Le qualità dell’ex attaccante mancino non passano certo inosservate e dal 1997 giocherà sempre tra serie A e serie B indossando le casacche, nell’ordine, di Lucchese, Parma. Lecce, Napoli, Reggina, Genoa, Torino e Frosinone dove conclude la carriera da calciatore nel 2011 per intraprendere quella da allenatore assumendo le redini della Berretti con cui trionfa già al primo anno, vincendo il titolo nazionale nel 2012 che gli vale la promozione alla guida della prima squadra, allora impegnata nel campionato di C1. Al termine della stagione il Frosinone conquista la settima posizione e il tecnico viene riconfermato anche per l’anno successivo. I canarini, conquistano il secondo posto dietro il Perugia e la serie B dopo il successo conclusivo nei play off con il Lecce. Per nulla appagato, mister Stellone conquista il secondo posto nel suo primo campionato di serie B portando il Frosinone alla conquista della storica promozione in serie A. Nel 2016 si separa dai ciociari per accasarsi in serie B con il Bari, dove non ha il tempo di incidere venendo esonerato dopo 13 partite.
Lo schema di gioco a cui ha affidato le proprie fortune e le proprie aspettative è il 4-4-2 che probabilmente non potrà applicare nell’immediato visto che i rosanero sono stati concepiti per la difesa a 3 e l’esordio è davvero troppo imminente. Di fronte troverà subito una sua ex squadra: proprio quel Bari che prima lo ha lusingato e dopo 4 mesi lo ha scaricato.
Girate tutte le pagine, si attende solo che mister Stellone riesca a rivitalizzare dapprima il gruppo e successivamente l’intero ambiente riportando il rinomato entusiasmo al Renzo Barbera.