Continuano gli appuntamenti “30 libri in 30 giorni” organizzati dall’associazinoe BCSicilia. Appuntamento a Campofelice di Roccella domani 10 aprile alle 16.30 nell’aula consiliare con la presentazione di “Il bambino senza tempo” di Michele Iacono.
La manifestazione è promossa da BCSicilia, l’associazione che si occupa di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali in collaborazione con l’Auser sezione di Campofelice e il patrocinio dell’amministrazione comunale.
Dopo i saluti di Michele Taravella, assessore comunale alla Cultura, l’introduzione di Silvana Ingrao, presidentessa della sezione di Campofelice di Rocella di Auser e di Ciro Cardinale, della presidenza regionale BCSicilia, è previsto l’intervento del presidente regionale di BCSIcilia, Alfonso Lo Cascio. All’incontro sarà presente l’autore.
Il romanzo testimonia, attraverso una narrazione, il senso di smarrimento che colse lo stesso autore, come lui stesso spiega, “apprendendo del fatto. In particolar modo rimasi colpito, come riferirono le persone presenti, dalle parole che il bambino pronunciò poco prima di morire: lo dirò a Dio. Ogni giorno i media ci forniscono dettagliate immagini e fiumi di parole sulle tragedie che attraversano il mondo con le guerre, le immigrazioni forzate, le morti e i disastri di ogni genere e mi sono chiesto se per davvero la vita sia solo un modo di dire, se per davvero la ragionevolezza e la coscienza guidano il mondo e se la morale ha un fondamento, se poi alla fine cediamo agli istinti più spaventosi che trasformiamo nell’arma letale da fine del mondo.
Sentii un rimprovero nelle parole di quel bambino – prosegue l’autore – poiché egli non aveva vissuto la sua vita, rubata ancora prima di poter esprimere la sua esistenza; non le gridava agli uomini quelle parole, ma ad un’entità superiore, sperando che qualuno le ascoltasse”.
L’ambinzione del libro è farsi eco di quella voce perché non resti solo come uno zefiro leggero che nessuno avverte eppure esiste. Il romanzo è ambientato a Palermo, nel centro storico, il mercato della Vucciria. Il protagonista rimane intrappolato in una sorta di “folle” sogno, cerca di salvare il bambino da quella morte tornando indietro nel tempo, un attimo prima che la bomba esploda.
In questo microcosmo di umanità, il protagonista ritrova le assurdità della realtà ma anche la speranza verso un mondo migliore. Il tempo della narrazione è dettato da uno strano orologio che ha la particolarità di far ricominciare ogni volta la storia daccapo. Il finale è a sorpresa. Riuscirà il protagonista a salvare un bambino?
Michele Iacono, 63 anni, nativo di Termini Imerese, laureato in pedagogia, lavora per l’Asp di Palermo in un servizio per le tossicodipendenze con esperienze anche nel campo della salute mentale giovanile e adulta. Da anni si occupa di prevenzione nellel scuole con progetti su droga, fumo, inclusione sociale, ecc.
Nel 2011 Iacono ha pubblicato una ricerca triennale sul mondo giovanile e uso di internet con Publiedit. Ha scritto anche un saggio sulla comunicazione umana. Ama dipingere e fotografare ed ha al suo attivo diverse mostre realizzate nell’arco di un ventennio.