A Catania da piazza Mancini Battaglia a piazza Europa serve un piano di riqualificazione che preveda la sicurezza e gli interventi strutturali per il lungomare. È stato questo il risultato a termine del sopralluogo effettuato dalla commissione al patrimonio sul viale Ruggero di Lauria e sul viale ARtale d’Alagona.
Nel corso della conferenza dei servizi con i commercianti e gli abitanti del quartiere il presidente della Commissione Salvatore Tomarchio ha riscontrato che, a distanza di molti anni, ampie zone di piazza Tricolore e piazza Nettuno restano ancora transennate per questioni di pubblica incolumità.
“Quello che doveva essere un provvedimento temporaneo si è trasformato in una soluzione definitiva – afferma Tomarchio – non si può parlare di lungomare liberato se poi due dei più importanti luoghi di aggregazione di un’area a forte vocazione turistica restano interdetti alla gente. O meglio, sulla carta sarebbe vietato l’accesso alla parte nei pressi del mare ma di fatto pescatori e coppiette di fidanzati scavalcano le recinzioni tra l’indifferenza generale.
L’ultimo intervento – continua il presidente della commissione – ha riguardato l’istallazione di fioriere in piazza Tricolore. Un’opera danneggiata nel giro di pochi giorni a cui si vanno ad aggiungere i cordoli della pista ciclabile costantemente “sinistrati” da manovre maldestre da parte del solito automobilista indisciplinato”.
Eppure il lungomare di Catania per flusso veicolare, movida e bellezza rappresenta l’ago della bilancio per le speranze di migliaia di catanesi che sognano un quartiere più vivibile. Controlli delle forze dell’ordine e manutenzione costante rappresentano un trampolino obbligatorio per il rilancio definitivo del viale Ruggero di Lauria e del viale Artale D’Alagona. «Se il recupero delle spiagge libere del viale Kennedy è ormai ad un passo- spiega Ersilia Saverino, vice presidente della commissione al Patrimonio- lo stesso non si può dire del lungomare.
Adesso, in vista dell’estate, bisogna riflettere su un piano di opere a breve e medio termine per evitare gli errori del passato. Già da maggio questa zona sarà piena di visitatori. Persone attirate anche dalla possibilità di fare il bagno nella vicina San Giovanni Li Cuti e che si troveranno, invece, di fronte a piazze parzialmente chiuse al pubblico e Garitte Spagnole ancora vittime dei raid”.