Dopo qualche settimana, il prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi, risponde al capogruppo all’Ars per Fratelli d’Italia, Antonio Catalfamo, in merito alla lettera sul randagismo dei Nebrodi.
“La legge regionale 3 luglio 2000 n. 15 prevede strumenti specifici in materia di prevenzione e controllo del randagismo, disponendo il coinvolgimento di diversi ambiti istituzionali e la collaborazione delle associazioni protezionistiche e animaliste” nella lettera si prende poi atto delle difficoltà dei Comuni nel far rispettare l’art. 14 di questa normativa che prevede la gestione e la cattura dei cani vaganti.
“Al riguardo, in considerazione delle oggettive difficoltà in cui versano molti Comuni della provincia, è emersa l’esigenza, fin dal mio insediamento, di avviare una mirata attività ricognitiva volta, tra l’altro, ad accertare lo stato di attuazione delle disposizione normative che regolano la materia e, in particolare, la presenza di rifugi sanitari pubblici o convenzionati e le attività poste in essere dall’Azienda Sanitaria Provinciale”.
Il prefetto comunica che queste azioni di verifiche sono in corso e a completamento di queste verrà convocato “un tavolo di coordinamento provinciale ai fini di una valutazione congiunta delle criticità esistenti.”
L’onoreevole Catalfamo è soddisfatto per la risposta del prefetto e afferma: “è bene che si sblocchi questa situazione che può recare ulteriori danni ad una economia più volte minacciata come quella degli allevamenti dei Nebrodi. Continueremo a monitorare la situazione nell’interesse degli allevatori e della sicurezza dei cittadini e dei turisti”.