Giorno di festa a Tortorici in contrada Sceti per i 103 anni di nonno Antonino Lupica Cristo. Un traguardo importante che è stato festeggiato da tutta la famiglia del simpatico ultracentenario e da tutti gli amici e i conoscenti.
Nonno Antonino, sorridente e felice, ha accolto tutti con gioia nella sua casa. Padre Benedetto Lupica ha celebrato la messa in casa del festeggiato che ha problemi di mobilità ma è ancora lucido e in salute seppur con gli acciacchi dell’età. A portare gli auguri di tutta la comunità oricense, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, c’era anche il vicesindaco Antonio Paterniti con tanto di fascia.
Cibo sano e nutriente, l’aria pura di Tortorici e la volontà di Dio secondo nonno Antonino sarebbero gli ingredienti dell’elisir di lunga vita. E anche una famiglia grande e unita con otto figli e 55 fra nipoti e pronipoti.
Quella di Antonino Lupica Cristo è stata una vita lunga, piena di affetti e vissuta con entusiasmo. Per settantacinque anni Antonino ha condiviso la quotidianità con la moglie Angela Armeli Moccia, morta il 27 marzo del 2016. Nei suoi 103 anni di vita ha visto e vissuto la storia anche in prima persona. Ha combattuto durante la seconda guerra mondiale. Quasi da tradizione aveva fatto la “fujitina” con la moglie Angela da cui si è separato soltanto per la sua morte.
Cambiamenti ne ha vissuti tanti, ma quello che non è mai cambiato è stato il suo amore per la famiglia che lo ha festeggiato con la celebrazione della messa in casa e con una grande torta della pasticcera Lidia Calà. Una festa aperta a tutti gli amici e i conoscenti. È raro riuscire a spegnere le 100 candeline, figuriamoci 103, ma arrivare in salute e circondati dall’affetto di una numerosa famiglia lo è ancora di più.
Nonno Antonino ne avrà di storie da raccontare, ma ha soprattutto lasciato una impronta nei suoi familiari e anche nei pronipoti. A loro ha insegnato che la vita si basa su amore, sacrificio e lavoro. Tutti lo guardano con affetto e ammirazione. Dal canto suo nonno Antonino, felice per la festa, non ha lesinato sorrisi e si è prestato di buon grado a farsi fotografare con tutti.
E nonno Antonino è stato anche disponibile a raccontare alcuni ricordi legati alla fujitina con la moglie, al ricordo di lei che dopo la morte le manca, ai ricordi della guerra mondiale e dice, in rigoroso dialetto, che il segreto della vita longeva è il lavoro, il buon cibo e gli affetti.