Agenti della guardia di finanza di Catania hanno sequestrato il centro di medicina della riproduzione e infertilità della città etnea. I reati prospettati sono di falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità e di abusivo esercizio della professione sanitaria.
I reati sarebbero stati commessi fino al gennaio del 2015 da Carlo Torrisi e Corrado Uccello, nelle rispettive qualità di legale rappresentante della struttura e medico anestesista rispettivamente.
In particolare, le indagini coordinate da questo ufficioe delegate alla compagnia della guardia di finanza di Paternò, consistite in intercettazioni telefoniche e ambientali, riscontri documentali e servizi di osservazione, pedinamento e controllo, hanno dimostrato che gli indagati, in concorso con un infermiere in servizio all’ospedale di Paternò hanno redatto e sottoscritto i registri di alcuni interventi operatori avvenuto presso il CRI attestando falsamente che erano stati eseguiti in presenza del medico anestesista Uccello.
In realtà il medico anestesista Uccello era assente ed era stato sostituito dall’infermiere Pina, tra l’altro concorrendo con quest’ultimo nel reato di esercizio abusivo della professione sanitaria.
Il sequestro preventivo è stato disposto dal gip in quanto è stato ritenuto concreto e attuale, stante il pericolo che la libera disponibilità della struttura in capo a Torrisi potesse agevolare la commissione di ulteriori reati della stessa specie.
La struttura è stata sequestrata, ma il tribunale ha disposto la nomina di un amministratore giudiziario per salvaguardare la salute degli ignari pazienti.