Domani il premier Gentiloni sarà in visita a Catania. Il consigliere Erio Buceti gli chiede di visitare anche la IV municipalità e le periferie della città. “La visita di Gentiloni – specifica Buceti – va vista come l’ennesima parallela politica del sindaco Bianco che preferisce tagliare nastri e indossare la fascia tricolore”.
Giovedì assisteremo all’ennesimo spot del Primo Cittadino in quello che ormai non è più un quartiere con tanti problemi, troppe incompiute e un alto livello di criminalità. Librino infatti si è trasformato quasi in una meta politico-turistica per il personaggio istituzionale di turno.
Percorsi già visti, situazioni già assodate che lasciano il tempo che trovano. Insomma l’apparenza prima ancora della consistenza. E in questo tour che sta già scatenando un vespaio di polemiche le altre periferie vengono nuovamente escluse. Quartieri come Monte Po, Cibali, Nesima, San Nullo, San Giovanni Galermo e Trappeto Nord come sempre resteranno in secondo piano.
Completamente in ombra rispetto alle attenzioni mediatiche regionali e nazionali. Eppure anche qui si danno vita agli orti urbani, anche qui ci sono associazioni e comitati che lavorano a stretto contatto con le forze dell’ordine per migliorare la sicurezza e il decoro del territorio”.
Per queste ragioni, come per la presenza del presidente della Repubblica Mattarella, anche con la visita di Gentiloni Erio Buceti, consigliere della municipalità di “Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo”, chiede al Sindaco e al Premier di fare una deviazione nel percorso stabilito di domani e ammirare così da vicino le tante incompiute, le discariche abusive, le strutture pubbliche vandalizzate, gli impianti sportivi distrutti, le buche e avvallamenti in decine di strade dislocate nei quartieri di Cibali, San Giovanni Galermo, San Nullo e Trappeto Nord.
“Sono anni ormai che chiedo per la IV municipalità servizi ed infrastrutture – conclude Buceti – per avere territori più vivibili e a misura d’uomo, ricevendo in cambio da questa amministrazione il più assoluto silenzio”.