Era in affidamento in prova ai servizi sociali, ma ieri pomeriggio è stato arrestato dagli agenti della sezione volante dela questura di Catania. Le manette sono scattate ai polsi di un uomo violento nei confronti della moglie.
È stata la stessa vittima a chiamare la polizia, riferendo di essere stata aggredita dal marito in presenza dei figli minori. Gli operatori hanno notato sul pavimento della cucina frammenti di vetro di un barattolo rotto.
La richiedente ha presentato un rigonfiamento alla nuca e chiari segni di percosse al volto e agli operatori ha dichiarato che a seguito di una lite scaturita per futili motivi il marito l’aveva schiaffeggiata e successivamente spinta con violenza a terra, facendole battere il capo sul pavimento, davanti ai figli minorenni che piangevano e chiedevano al padre di smetterla di picchiare la madre.
L’uomo, alla presenza degli agenti, continuava ad inveire contro la moglie minacciandola di morte. L’uomo è stato poi condotto in questura, mentre la moglie è stata medicata al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele. Le è stato diagnosticato un trauma cranico non commotivo con prognosi di 10 giorni salvo complicazioni.
La donna è stata poi accompagnata in questura per sporgere regolare denuncia contro il marito. La vittima ha riferito agli agenti che il diverbio con il marito era scaturito mentre tutta la amiglia si trovava seduta a tavola.
L’uomo ha iniziato ad inveire contro di lei invitandola a servire il pranzo. Uno dei figli, cercando di intervenire in difesa della madre, ha scatenato ancora più l’ira del padre che ha afferrato un barattolo di vetro lanciandoglielo contro, per fortuna non raggiungendo il minore.
Successivamente, con tono minaccioso l’arrestato ha urlato che solo lui poteva comandare in quella casa. Sembrava impazzito e ha iniziato a schiaffeggiare la moglie lanciandole contro una bottiglia e spingendola con violenza a terra.
Nel 2013 l’uomo era già stato denunciato dalla moglie e dai genitori, in quanto si era reso responsabile nei loro confronti dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce e per questo era stato condannato. Per l’uomo si sono aperti i cancelli del carcere di Catania piazza Lanza dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida di fronte al gip.