Si va verso la candidatura di Agrigento 2020 a capitale italiana della cultura. È stata siglata l’intesa con i comuni della Val di Noto e Taormina.
La bellezza di arte, architettura, natura, paesaggio, contraddistinta dai riconoscimenti Unesco, fa quadrato attorno al programma della città della Valle dei Templi. A stringere l’alleanza strategica con il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, i sindaci di Taormina, Eligio Giardina, e del Val di Noto, Corrado Bonfanti.
Il sistema Sicilia nei luoghi più ricchi di fascino e storia stringe un patto storico per sostenere Agrigento Capitale. Ancora una siciliana, dopo la tappa di Matera nel 2019: è al momento un’ipotesi che appare più concreta se si pensa alla forza traente che ha la Sicilia come modello di un turismo sostenibile nel Paese.
Il sindaco di Agrigento ha consolidato formalmente ieri un’intesa che era già stata anticipata dal sindaco di Noto Corrado Bonfanti dopo l’inserimento in short list della città dei Templi tra le dieci finaliste. “L’intesa rafforza il nostro programma che non è puramente autocelebrativo ma si propone di ripercorrere le tappe della storia dall’antichità ai giorni nostri – sostiene Firetto – attraverso epoche, popoli, culture che ci portano a riscoprire le radici della Sicilia come quelle della Penisola.
È la riscoperta dell’appartenenza con uno sguardo al futuro con maggiore consapevolezza del valore della cultura italiana nel resto del mondo”. Fanno parte del Val di Noto, già candidato per il 2020, oltre Noto, i Comuni di Siracusa, Catania, Militello Val di Catania, Caltagirone, Palazzolo, Scicli e Modica.