Come prevedibile in Italia, molti cittadini si stanno adoperando per presentare la domanda per il reddito d’inclusione.
A questo non si esime la Sicilia, terra anch’essa limitata al lavoro con povertà in aumento, con dati a livello regionale e non, che confermano tale realtà sopratutto tra città e piccoli paesi.
Sistema varato dal governo Gentiloni per sostenere le famiglie più povere e, parametri allargati per favorire quanta più gente possibile ma, altrettanto limitata a criteri nel non poter adempire a tale domanda. Vista l’elevata disoccupazione, a Palermo sono già state presentate 7.200 domande nelle circoscrizioni comunali e certamente si pensa che le domande possono arrivare a circa 13 mila, così come a Catania, città altrettanta vasta di cui si stima che si possa raggiungere quota 15mila.
I paesi dell’entroterra si stanno mettendo in moto tra comuni e Caf, per chiedere informazioni e, se possono rientrare in tale domanda, visto che si avvale di alcuni requisiti familiari ed economici, e cioè:
requisiti familiari presenza di una delle seguenti condizioni: un componente di minore età; una persona con disabilità e almeno un suo genitore o tutore; una donna in stato di gravidanza; un componente che abbia compiuto 55 anni con specifici requisiti di disoccupazione;
requisiti economici il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di:
– un valore ISEE in corso di validità non superiore a 6 mila euro – un valore ISRE ai fini ReI (l’indicatore reddituale dell’ISEE diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3 mila euro – un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20 mila euro – un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti, etc.) non superiore a 10 mila euro (ridotto a 8 mila euro per due persone e a 6 mila euro per la persona sola.
Per accedere al ReI è, inoltre, necessario che ciascun componente il nucleo: non percepisca già prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpI) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria; non possieda autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità) e non possieda imbarcazioni da diporto.
Un beneficio concesso per 18 mesi e che si differenzia economicamente in base ai componenti del nucleo familiare da 1 a 5 o più persone e, assegno che va da 187,50€ (1 persona) per arrivare a 485,40€ per 5 o più componenti.
Certamente documenti da leggere attentamente e situazione che tampona, ma non risolve il problema dei siciliani e non, visto che si và a tappare per un periodo, un qualcosa che vive e vegeta, per una realtà che aumenta sempre di più e che trova negatività da parte di tante persone, per il non dare o costruire lavoro, anziché elargire sempre soldi in questo modo, per poi ritrovarsi punto e a capo.
Antonio David