Dopo gli articoli apparsi in questi giorni sulle preoccupazioni dei nove dipendenti comunali di Tortorici messi in disponibilità, l’amministrazione comunale cerca di fare chiarezza sulla vicenda.
“Grazie alle tempestive procedure messe in campo dall’amministrazione del sindaco Rizzo Nervo – si legge in un comunicato del comune – nel giugno 2017, nonostante lo sterile (strumentale) ostruzionismo delle organizzazioni sindacali, nonché dell’ostracismo di alcuni dipendenti comunali, è stato possibile intercettare il contributo per la legge 9/2015”.
Secondo l’amminsitrazione, guidata dal sindaco Carmelo Rizzo Nervo, i sindacati e alcuni dipendenti “remavano contro tale procedura con l’intento di fare perdere la facilitazione finanziaria a tutti i soprannumerari”. Ma così non è stato perché alla fine l’assessorato delle autonomie locali ha esitato positivamente la richiesta.
Ciò nonostante, però, l’assessorato regionale ha ridotto la disponibilità finanziaria, assegnando al comune di tortorici solo il 40% della somma necessaria richiesta.
Secondo quanto richiesto dalla normativa, poi, l’Ente ha approvato cno la delibera del consiglio comunale del 30 novembre scorso, l’ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato necessario per il risanamento dei conti comunali. Per cercare di salvare i dipendenti comunali, il comune ha posto 6 delle 16 unità soprannumerarie al 100% a carico della Regione per il triennio 2017-2019 e con la deliberazione di giunta nr. 132 dello scorso uno dicembre (quella di cui i dipendenti chiedono la revoca), sono stati messi in disponibilità le restanti dieci unità lavorative, meno uno che dovrebbe prendere il posto di un dipendente che andrà in pensione.
“Il ministero dell’Interno – sottolinea il comune – assegna all’ente locale per il personale posto in disponibilità un contributo pari alla spesa relativa al trattamento economico con decorrenza dalla data della deliberazione e per tutta la durata della disponibilità”. Nell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato è stata prevista una previsione di spesa pari al 100%, si legge nella nota stampa del comune, ed “è in corso la richiesta di finanziamento al ministero dell’Interno della copertura integrale del trattamento economico destinato al predetto personale in disponibilità”.
Il comune, infine, rende noto che non è possibile accogliere le istanze “demagogiche e fuorvianti da parte di alcuni dipendenti comunali circa la richiesta di revoca delle deliberazioni già adottate e perfettamente aderenti alla legge, con la conseguenza di non poter adempiere fra un paio di mesi al pagamento delle retribuzioni di tutti gli altri dipendenti”.
L’amministrazione di Tortorici fa notare inoltre, che “la messa in disponibilità è una procedura che amplia ogni possibilità di ricollocamento sia all’interno della nostra amministrazione che presso altri enti e non è la mobilità, come impropriamente e/o in maniera pretestuosa viene codificata da sindacati e dipendenti interessati”.