Palermo: a Musumeci il compito e le problematiche del territorio siciliano

Riceviamo e pubblichiamo

Sfida importante quella di Nello Musumeci alla presidenza dell’ARS visto che, come lui stesso afferma, di essere “l’esperienza più importante della sua vita”.

Visto i suoi trascorsi alla guida della provincia di Catania, la sua “avventura” in terra siciliana darà sicuramente un contributo tangibile  consapevole che, trova una Regione in una situazione finanziaria assai grave.

Riparte con la voglia di formare nell’immediato una giunta che possa dare risposte sin da subito, testando giornalmente i partiti e i suoi collaboratori per arrivare già agli inizi della prossima settimana con un’idea ben chiara sulla formazione del nuovo governo.

Tutti chiedono e tutti sperano, così come tanti sono i nomi che si accavallano nei pensieri di tanti, con spostamenti virtuali e voci, che tentano di ingolosire quei palati che come sempre  si augurano i tanti  politici.

Tanti sono i temi da riprendere e tanti sono quelli da intraprendere, in quanto niente è stato fatto per cercare di migliorare o tamponare le reali problematiche. Uno di questi certamente è il dissesto idrogeologico, in cui la nostra Regione si differenzia un po’ da altre in quanto  i letti dei fiumi e dei laghi non sono paragonabile a quelle delle grandi città, ma certamente il problema non risale soltanto a questi due fattori, ma in un ampio raggio d’azione, che coinvolge una manutenzione totale che manca nei paesi e nelle città e, sull’importanza del verde pubblico a cui i fondi sono sempre ridotti al lumicino.

Lavorare sulla prevenzione è l’arma vitale per sconfiggere anni di inondazioni, macerie e dissesto in generale che tanto male ha portato anche a livello nazionale. Confluire le risorse disponibili sul territorio, rimane l’unica certezza per arginare il problema, con l’impiego di forza lavoro che certamente non manca, così come i fondi europei che puntualmente sono a disposizione per tali azioni, ma mai inutilizzati o usati per altri scopi.

Progetti e impegno che saranno messi quanto prima sul tavolo degli Assessorati al Territorio Ambiente e all’Agricoltura, con relativi Assessori che dovranno sfruttare al massimo ciò che di buono si possa costruire, dopo tanti anni di sofferenza e inadeguatezza costruttiva in merito.

Antonio David

 

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