Agenti del commissariato Borgo Ognina di Catania, insieme a personale del servizio di sorveglianza dell’ufficio gestione riserve naturali della città metropolitana di Catania, hanno effettuato un controllo straordinario per la tutela dell’habitat naturale, della fauna e della flora all’oasi del Simeto.
In più punti sono stati rilevati cumuli di rifiuti di vario genere, anche speciali pericolosi e non quali pneumatici usati, materiale di risulta proveniente da demolizioni edili, rifiuti urbani, plastica, ingombranti. I rifiuti erano posti anche all’intorno di aree destinate dal comune di Catania a punti di raccolta. Sono stati notati anche alcuni immobili che per le caratteristiche strutturali hanno destato dubbi sulla regolarità urbanistica.
Lungo la fascia della foce del SImeto, in area di massima protezione, è stata riscontrata la presenza di 25 natanti ormeggiati e in parte parcheggiati a secco in area di golena, arrecando un palese danno all’habitat naturale sin anche con disturbo alla fauna e alla nidificazione dell’avifauna, motivo principale dell’istituzione dell’area protetta.
Nel corso dell’attività, è stato effettuato un controllo in un terreno dove insiste un immobile del comune di Catania, nei pressi del villaggio Primo sole beach. Nel tempo il terreno è diventato luogo di raccolta e gestione illegale di rifiuti speciali e luogo di detenzione di oggetti di dubbia provenienza quali carcasse di auto, elettrodomestici, attrezzi da lavoro.
Nel terreno sono stati riscontrati molteplici reati e, in particolare, una raccolta e gestione di rifiuti di ogni genere, deturpamento dell’habitat di interesse atteso che il suolo è impregnato di olii, grassi, catrame eternit. Specialmente con le piogge i rifiuti tossici penetrano nel sottosuolo confluendo anche nelle falde acquifere e verosimilmente anche nella vicina vecchia ansa del Simeto e poi nel mare.
Gli agenti che hanno effettuato l’operazione, hanno identificato il responsabile degli illeciti, sorpreso proprio mentre arrivava sui luoghi interessati. Il pregiudicato è stato bloccato e ha ammeso di aver occupato il terreno con lo scopo di guadagnare qualche euro. Ha anche riferito di essere il custode del vicino Villaggio e di essere però pagato in nero dai vari condomini.
L’uomo è stato denunciato per invasione di terreno e edificio pubblico, acquisto di cose di sospetta provenienza, attività di gestione illecita di rifiuti non autorizzata, distruzione o deterioramento di habitat nel sito protetto.
L’ingente materiale rinvenuto è stato sequestrato e affidamento in custodia giudiziale all’indagato.