I comitati dei cittadini contro l’inceneritore del Mela, l’Adasc, Italia nostra di Milazzo, associazione economia circolare, coordinamento ambientale Milazzo-Valle del Mela, Tsc e Comitato tutela ambiente di Archi, espongono ai candidati alle regionali del 5 novembre prossimo, alcuni quesiti.
Quesiti che sono stati inviati personalmente a tutti i candidati ai loro personali indirizzi email o a quelli delle loro segreterie. Ecco i sette quesiti riguardanti diversi temi:
1) GESTIONE DEI RIFIUTI
Da circa due decenni la Sicilia vive una situazione di perenne “emergenza rifiuti”, caratterizzata dalla cronica carenza di impiantistica e da un sistema basato quasi interamente sulle discariche private.
Tra l’altro la Sicilia è fanalino di coda per la raccolta differenziata. Nell’ultimo anno si sono registrati alcuni progressi, ma limitati innanzitutto dalla carenza di impianti di compostaggio e di impianti necessari al riciclo dei rifiuti differenziati.
Se venisse eletto, come intenderà risolvere questa situazione?
Realizzando gli inceneritori, come vorrebbe il governo nazionale, oppure dando priorità agli impianti necessari alla filiera del riciclaggio, del compostaggio e del recupero di materia, come prescritto dal Codice Ambientale 1 e come recentemente raccomandato dalla Commissione europea 2?
1 L’Art. 179, comma 6, prevede che “il riciclaggio o ogni altra operazione di recupero di materia sono adottate con priorita’ rispetto all’uso dei rifiuti come fonte di energia”.
2 Con la Comunicazione sul ruolo della valorizzazione energetica dai rifiuti nell’economia circolare del 26.1.2017, la Commissione Europea ha raccomandato – per i paesi caratterizzati da una gestione dei rifiuti ancora basata sulle discariche e con scarsa o nulla capacità di incenerimento – di dare priorità alla progressiva diversione dalle discariche al compostaggio ed al riciclaggio, senza realizzazione di nuovi inceneritori. La Commissione Europea ritiene preferibile inviare la frazione combustibile residua dei rifiuti non riciclabili ad inceneritori già esistenti in altre regioni o paesi europei (che rischiano di essere sottoutilizzati col progredire dell’economia circolare), anziché realizzare nuovi inceneritori. http://ec.europa.eu/environment/waste/waste-to-energy.pdf
3 Il progetto è intitolato “Impianto di valorizzazione energetica di CSS da realizzarsi nella esistente Centrale Termoelettrica di San Filippo del Mela”.
4 Il CSS è costituito prevalentemente da plastica e carta provenienti dai rifiuti solidi urbani.
2) INCENERITORE DEL MELA
Nel Settembre 2015 il gruppo A2A ha presentato il progetto di un inceneritore 3 nella Centrale elettrica di San Filippo del Mela. L’impianto avrebbe una capacità di 510 mila tonnellate l’anno e verrebbe alimentato con il CSS, un rifiuto speciale 4 che attualmente non viene prodotto in Sicilia, ma che potrebbe arrivare da altre parti d’Italia.
Il progetto ha allarmato la stragrande maggioranza dei cittadini del comprensorio, che hanno espresso la loro forte contrarietà con manifestazioni, raccolta di firme e referendum consultivi comunali. Infatti la Valle del Mela vive già da molti decenni una situazione di grave crisi ambientale e sanitaria e i cittadini chiedono semmai una riduzione dell’inquinamento, non certo un suo peggioramento.
L’attuale presidente Crocetta ha più volte dichiarato la propria contrarietà al progetto, ma di atti concreti non se ne sono visti. In particolare la Regione non ha ancora emesso un proprio parere nell’ambito della Valutazione di Impatto Ambientale, procedura statale che deve decidere sulla realizzazione dell’impianto.
Se venisse eletto, il suo governo esprimerà un parere che potrebbe essere determinante nell’ambito di questa procedura? Se si, che tipo di parere (favorevole o contrario) ha intenzione di esprimere?
3) RAFFINERIA DI MILAZZO
E’ attualmente in corso anche il Riesame dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) della Raffineria di Milazzo. Tale procedura, a cui partecipano la Regione Siciliana, il Ministero dell’Ambiente e gli enti locali, è molto importante perché è un’occasione unica per prevedere una riduzione dell’inquinamento nella Valle del Mela.
Le associazioni del territorio hanno chiesto, con dettagliate osservazioni, la prescrizione di tutte le tecnologie possibili capaci di minimizzare e/o prevenire l’inquinamento e limiti emissivi ben più restrittivi.
Tali richieste sono dovute alle varie evidenze scientifiche sulle criticità ambientali e sanitarie della Valle del Mela, in applicazione del “Principio di precauzione” riconosciuto dalla normativa nazionale e comunitaria.
Se venisse eletto e la suddetta procedura sarà ancora in corso, il suo governo interverrà nella direzione richiesta dalle associazioni nell’ambito di questa procedura?
4) RISANAMENTO AMBIENTALE DELLA VALLE DEL MELA
Il territorio della Valle del Mela attende da diversi anni il Piano di risanamento ambientale: qualora venisse eletto, si impegna ad approvarlo e finanziario?
I fondi per le bonifiche sono bloccati per cavilli burocratici: si impegna a sbloccare i fondi?
Nel comprensorio della Valle del Mela non è presente un adeguato sistema di monitoraggio della qualità dell’aria. Inoltre la struttura di Messina dell’ARPA (Agenzia Regionale di Protezione Ambientale) lamenta da anni mancanza di
attrezzature e personale. Si impegna a realizzare un reale ed efficiente sistema di monitoraggio ambientale?
5) PIANO DI QUALITA’ DELL’ARIA
La normativa contempla la possibilità che le Regioni prescrivano, con appositi Piani di qualità dell’aria, limiti emissivi ben più restrittivi dei limiti di legge in determinate aree caratterizzate da particolari criticità e/o dalla presenza di molteplici fonti emissive. In Sicilia sono state dichiarate ben tre Aree ad elevato rischio di crisi ambientale (AERCA): Milazzo-Valle del Mela, Augusta-Priolo e Gela. In tali aree molteplici studi hanno evidenziato preoccupanti criticità sanitarie.
Se venisse eletto, adotterà un Piano di qualità dell’aria che riconosca la necessità di applicare, in queste determinate aree, limiti emissivi ben più restrittivi (ad esempio inferiori di un ordine di grandezza 5) rispetto ai limiti di legge?
5 A tal riguardo esiste già il “precedente” del Piano regionale dei rifiuti del 2012, che, in riferimento agli impianti di valorizzazione energetica, prevede valori nelle emissioni “minori di almeno un ordine di grandezza rispetto alle tabelle dei valori limite”.
Del resto i vari BREF, ovvero i documenti di riferimento per le BAT (migliori tecnologie disponibili) riferiti a ciascun settore di attività, molto spesso indicano che esistono BAT capaci di garantire valori così restrittivi. Laddove per determinati inquinanti le BAT di settore non consentano di applicare tale previsione, il Piano di qualità dell’aria potrebbe prevedere che venga prescritto il valore più restrittivo dell’intervallo BAT-AEL, ovvero l’intervallo di valori che si registrano con il normale funzionamento degli impianti che applicano le BAT.
6) PIANI PAESAGGISTICI
Una delle principali ricchezze della nostra Regione è indiscutibilmente rappresentata dal suo patrimonio culturale, paesaggistico e naturale, che ha le potenzialità per dare, se adeguatamente tutelato e valorizzato, un significativo apporto all’economia ed all’occupazione.
I Piani Paesaggistici costituiscono il principale strumento di tutela e valorizzazione di tale patrimonio.
Uno dei risultati più importanti in tale ambito è stata l’approvazione del Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, riguardante gran parte della Provincia di Messina. Tuttavia contro il decreto di approvazione, emesso dall’Assessore regionale ai beni culturali il 29/12/2016, sono stati presentati numerosi ricorsi che rischiano di vanificare il lavoro svolto.
Nel recente passato è successo che i competenti organi regionali non sono intervenuti con solerzia a difesa del Piano Paesaggistico in una vertenza legale. Nel
caso in cui venisse eletto, il suo governo interverrà con decisione a difesa e sostegno del Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 recentemente approvato?
Inoltre darà indicazione all’Assessore regionale ai Beni Culturali di ascoltare le istanze delle associazioni sulla opportunità di alcuni eventuali accorgimenti che potrebbero rendere più forte e chiara l’applicazione del Piano?
Ancora, cosa ne pensa dell’art. 48 della L.R. 11 agosto 2017, n. 16, che sembra prevedere che opere individuate a discrezione della Giunta Regionale possano comunque essere realizzate in qualsiasi area vincolata della Regione?
7) SOPRINTENDENZA DI MESSINA
Nel corso dell’ultimo anno alcuni atti della Soprintendenza di Messina hanno suscitato forti perplessità nel territorio. Ad esempio ha destato aspre critiche la singolare richiesta, formulata con la nota n. 303 del 19/1/2017, di annullare il parere contrario verso l’inceneritore del Mela già espresso dalla stessa Soprintendenza il 5 Novembre 2015. Si ricorda che tale parere era stato formulato sulla base delle incompatibilità del progetto con il Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, all’epoca vigente in regime di Salvaguardia e che, come abbiamo visto, è stato nel frattempo definitivamente approvato.
Altre perplessità riguardano autorizzazioni paesaggistiche rilasciate nei confronti di alcuni progetti, come quello della ditta Mare Pulito S.r.l. “per la realizzazione di un impianto di stoccaggio e recupero idrocarburi” entro i 150 metri dal mare, cioè nella fascia sottoposta a vincolo di inedificabilità assoluta.
Se venisse eletto, il suo governo quali provvedimenti ha intenzione di prendere per assicurare il perseguimento esclusivo dei compiti di tutela dei Beni Culturali e Ambientali da parte delle Soprintendenze?