Sant’Agata di Militello (Me): tutto pronto per il convegno internazionale di ingegneria naturalistica
Ingegneri naturalisti a raccolta a Sant’Agata di Militello per Ma.T.E.R. il convegno internazionale di ingegneria naturalistica giunto alla terza edizione.
Da domani gli ingegneri si incontreranno nell’iniziativa organizzata dal parco dei NEbrodi, in collaborazione con il CIRITA, centro interdipartimentale di ricerche sulla interaziona tecnologia-ambiente dell’università di Palermo e dall’Aipin, associazione italiana per l’ingegneria naturalistica-sezione Sicilia.
In programma due intense giornate di seminari destinati a princìpi e metodi dell’ingegneria naturalistica. L’obiettivo è garantire formazione e continuo aggiornamento su una disciplina importante come lo sviluppo del territorio.
All’apputamento, patrocinato tra gli altri anche dal ministero dell’ambiente e dal ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, saranno presenti esperti del settore sia italiani che stranieri. Sono previste sezioni dedicate ad esperienze realizzate all’estero.
Fra queste i presenti potranno ascoltare le relazioni di Paola Sangalli, federazione europea ingegneria naturalistica (Efib) della Spagna; Carlo Bifulco dell’associazione portoghese di ingegneria naturalistica Apena; Albert Sorolla dell’AEIP spagnola; Bernard Lachat della Biotec in Svizzera ed Elena Bazalina dell’università Pervomaiskaja della Russia.
Per Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi, si tratta di “un evento di carattere internazionale, di alto livello. Il parco dei Nebrodi rappresenta l’area protetta più grande della Sicilia e tra le più estese d’Europa e si presenta, ancora una volta, come capofila di iniziative dedicate alla conservazione degli habitat, mettendo a disposizione dei tecnici del territorio relatori e casi studio di spessore.
A fornire il proprio contributo saranno anche Giuliano Sauli, presidente nazionale dell’associazione italiana ingegneria naturalistica; Antonino Fiore, presidente nazionale società italiana di geologia ambientale e Rosario Schicchi, direttore del Cirita del’università di Palermo. Le conclusioni saranno affidate a Giampiero Sammuri, presidente della federazione italiana dei parchi e delle riserve naturali che sottolinea l’importante contributo delle tecniche di ingegneria naturalistica per prevenire e ridurre i rischi di erosione del suolo, ma soprattutto a supporto delle opere di rinaturalizzazione ambientale.