Catania: maltempo, l’incubo nella IV municipalità

Interi quartieri assolutamente bloccati e attese di ore prima di poter raggiungere il posto di lavoro o di accompagnare i figli a scuola. L’impreparazione e l’inadeguatezza di questa amministrazione comunale a gestire i problemi della città si fa sempre più evidente ogni volta che piove.

I proclami, legati alla pulizia delle caditoie, vengono sistematicamente smentiti dai fatti. Una realtà che in questi ultimi giorni parla di strade completamente allagate, code chilometriche e voragini che mettono a serio rischio la pubblica incolumità.

L’intero territorio della municipalità di “Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo” sta pagando un prezzo altissimo in termini di sicurezza e vivibilità per colpa di un Primo Cittadino che pensa più alle passerelle politiche piuttosto che alle reali esigenze di Catania. In qualità di consigliere della IV circoscrizione Erio Buceti, ha raccolto le segnalazioni e le lamentele dei cittadini di un territorio attraversato ogni giorno da migliaia di pendolari che da Paternò, Adrano e Misterbianco devono raggiungere il centro di Catania.

In questo contesto il quartiere di San Giovanni Galermo si ritrova con decine di strade completamente allagate e centinaia di auto costrette ad eseguire manovre pericolose per non ritrovarsi con la vettura in panne in mezzo al “solito” lago artificiale. Tra Cibali e San Nullo, invece, il traffico sulla circonvallazione procede continuamente a singhiozzo. Le parole dell’assessore D’Agata e il suo appello ad utilizzare i parcheggi scambiatori lasciano perplessi i cittadini: chiunque è perfettamente consapevole che la metropolitana non copre l’intera città ed anche usare la linea del Brt costringe i pendolari ad attese bibliche sotto l’acqua.

Cosa deve fare chi proviene dai quartieri di Librino, Pigno, San Giuseppe La Rena, Zia Lisa, San Giorgio se non usare l’auto per raggiungere il centro cittadino? Stessa situazione la vivono i residenti di Cibali,San Nullo, San Giovanni Galermo e Nesima dove, per poter arrivare davanti alla fermata della metro, devono attraversare un tratto di circonvallazione completamente allagato ed estremamente pericoloso. Non va meglio per coloro che decidono di usare via Santa Sofia: qui, senza marciapiedi, bisogna usale gli stivali di gomma facendo grande attenzione alle auto che passano a tutta velocità costringendo le persone a bagni indesiderati”.

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