Sempre più turisti scelgono i Nebrodi e la costa tirrenica del messinese per le loro vacanze. Dati sicuramente positivi, ma che necessitano di una rete di collegamenti più efficace. Per questo la realizzazione di una strada di collegamento tra i Nebrodi e Catania sarebbe l’ideale. Una strada di cui si è parlato ieri sera nel corso di un convegno organizzato a Tortorici (Me) nella sala del circolo dei maestri in piazza Timpanaro.
Dell’importante arteria di collegamento se ne era discusso già qualche anno fa nel corso di un convegno a cui avevano partecipato i vertici dell’Anas,. Un’opera, questa, fortemente voluta dall’attuale sindaco di Tortorici, Carmelo Rizzo Nervo che ha continuato ad insistere sulla sua idea, nonostante le difficoltà e le contrapposizioni. Adesso è stata approvata l’intesa istituzionale fra Anas e Regione siciliana della strada a scorrimento veloce Rocca-Tortorici-Randazzo.
Al convegno, iniziato con un’ora di ritardo, hanno preso parte, fra gli altri, vertici dell’Anas, il presidente del Cas, Faraci, l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità, Luigi Bosco e il senatore del Pd, Giuseppe Lumia.
All’Anas erano stati già presentati gli studi di fattibilità per realizzare l’importante arteria di collegamento che diventerebbe uno sfogo importante per collegare i Nebrodi e la costa tirrenica a Catania e all’aeroporto, con un conseguente aumento del flusso turistico, come sottolineato anche dall’assessore Bosco.
L’Anas aveva vagliato tre alternative, fra cui quella di realizzare un traforo. Una strada giudicata, però, troppo dispendiosa e che rischiava di isolare completamente alcuni centri montani, come Floresta. Così è stata scelta l’alternativa secondo cui bisognerebbe bypassare alcune borgate ed evitare di passare in mezzo ai centri abitati, risparmiando 45 minuti di viaggio.
“Avete ragione a non credere nella politica che negli anni ha dimostrato di non esserci sempre stata – ha detto il senatore Giuseppe Lumia, bloccando così qualsiasi protesta che poteva essere mossa – E’stato realizzato il porto di Capo d’Orlando e si sta procedendo con quello di Santo Stefano di Camastra. Ma se si dà la possibilità di tenere nel territorio le barche, bisogna anche dare la comodità di raggiungere l’aeroporto di Catania in poco tempo. Adesso le cose sono cambiate. Si fa il progetto esecutivo e poi lo si finanzia, anzi sono i finanziamenti a cercare i progetti perché in questi anni abbiamo restituito troppi soldi a Bruxelles per mancanza di progettazione. Qui abbiamo la progettazione e dobbiamo andare avanti”.
Condizione imprescindibile per la buona riuscita dell’importante infrastruttura è, secondo quanto dichiarato dal presidente del Cas, “necessaria una sinergia fra Anas, provincia, regione, comuni e tutti gli entri preposti per la realizzazione dell’opera”.