Tortorici (Me): Itet, nessun ostacolo dalla Città metropolitana
Nessun ostacolo dalla Città metropolitana di Messina al ripristino della sezione staccata dell’Itet di Sant’Agata di Militello a Tortorici. È quanto emerge da una nota dell’ex provincia regionale di Messina, accusata dal sindaco del centro nebroideo, Carmelo Rizzo Nervo, sabato scorso dal palco della centrale piazza Zumbo, di aver ostacolato in ogni modo il mantenimento della scuola a Tortorici. Un’accusa smentita in pieno nella nota inviata dal sindaco metropolitano Renato Accorinti, a diversi enti ed istituzioni, fra cui l’assessorato regionale all’istruzione e alla formazione professionale.
Il sindaco di Tortorici aveva richiesto e diffidato lo stesso assessorato regionale ad annullare in autotutela il decreto assessoriale del 14 agosto scorso che confermava la soppressione della sezione staccata dell’Itet Giuseppe Tomasi di Lampedusa di Sant’Agata di Militello. Rizzo Nervo sostiene che il decreto doveva essere annullato sia in ragione del rinvio del Tar a gennaio sul ricorso presentato da alcuni genitori e perché “tutti i documenti – ha dichiarato il primo cittadino oricense dal palco sabato scorso – sono stati inviati per tempo all’ex provincia e da Messina non sono stati inoltrati in tempo utile a Palermo”.
Secondo la Città metropolitana, invece, non è stato così. Dopo i tavoli tecnici del 26 e del 31 luglio all’assessorato regionale dell’istruzione e della formazione professionale, era stato disposto che si poteva rivedere il decreto di soppressione del febbraio scorso se il comune avesse fornito un immobile da utilizzare quale sede della sezione staccata dell’istituto superiore. Il 28 luglio erano stati visionati alcuni edifici risultati non idonei allo scopo e il sindaco Rizzo Nervo si era impegnato a mettere a disposizione di palazzo dei Leoni, entro 10 giorni e senza alcun onere, un immobile privato. La stessa famiglia Paterniti Mastrazzo – Adornetto, aveva dato la propria disponibilità a concedere i locali di via Garibaldi gratuitamente per altri due anni scolastici. In seguito il sindaco avrebbe reperito e concesso in comodato d’uso gratuito alla città metropolitana, un altro immobile di proprietà dove trasferire gli studenti.
“Ma il comune di Tortorici – scrive la Città metropolitana – non ha ottemperato alla scadenza dei termini fissati al 7 agosto 2017, trasmettendo i documenti preliminari e propedeutici alla predisposizione del superiore atto di disponibilità soltanto venerdì 11 agosto (da notare che l’atto di concessione in comodato d’uso è datato 8 agosto e la dichiarazione integrativa dei comodanti è del 10 agosto, quindi entrambi gli atti risultano stipulati fuori termine). La documentazione, già trasmessa all’Ente con ritardo, per la concomitanza del fine settimana e della festività del 15 agosto, è stata acquisita dagli uffici il 16 agosto ed è stata immediatamente istruita la procedura richiesta”.Ed ecco che, però, il 14 agosto, l’assessorato regionale ha emesso un decreto che confermava la soppressione della sezione staccata dell’istituto di Tortorici.
Oggi la Città metropolitana di Messina ricorda che il decreto assessoriale del 14 agosto e i verbali dei tavoli tecnici fra comune e provincia dovranno essere depositati all’assessorato e alla segreteria della II sezione del Tar di Palermo entro il 10 settembre. Per mantenere la scuola a Tortorici l’ex provincia ricorda che può impegnarsi solo al pagamento delle bollette con esclusione di ogni altro onere e spesa che rimarrebbe a carico del proprietario e/o del comune di Tortorici. Se si verificheranno tale condizioni, la città metropolitana si impegna a “trasmettere il proprio atto di disponibilità”. Intanto, resta in attesa che il comune di Tortorici e l’assessorato regionale, diano indicazioni entro il 15 settembre, data fissata dal Tar per decidere in merito al ricorso per motivi aggiunti proposto da alcuni genitori degli studenti di Tortorici.