Catania: Tomarchio, “recuperare l’edificio di via Cronato”
L’edificio di via Cronato a Catania è abbandonato da oltre mezzo secolo. L’immobile, a pochi passi dal viale Mario rapisardi è al centro delle segnalazioni della commissione comunale al patrimonio.
Nelle ultime settimane sono state raccolte segnalazioni e lamentele dei residenti e commercianti del quartiere. “L’ho dichiarato nel 2015 nel corso di un sopralluogo e lo ribadisco ancora adesso – spiega il presidente al patrimonio, Salvatore Tomarchio – l’intera area va messa subito in sicurezza.
Questo palazzo diroccato è un enorme pericolo per l’incolumità e la sicurezza di un intero rione. I fatti avvenuti in Campania devono farci riflettere: cosa succederebbe in via Cronato in caso di calamità naturali? Le conseguenze per centinaia di famiglie, che abitano nelle case circostanti, sarebbero spaventose.
Un edificio abbandonato e deserto – continua Tomarchio – questa è l’impressione che il sito nei pressi del viale Mario Rapisardi potrebbe dare al passante distratto”.
“In realtà – sottolinea Ersilia Saverino, vice presidente della commissione al patrimonio – parlmiano di una struttura che ha tutte le caratteristiche per diventare l’ennesimo hotel per disperati”. Un enorme impianto che potrebbe accogliere decine di senza tetto, sempre alla ricerca di un riparo dove vivere.
In molti sopralluoghi e sedute itineranti – continua Saverino – ci siamo resi conto che l’immobilismo e l’abbandono creano veri e propri cancri sociali. Situazioni già viste sul viale Africa, al pala Nesima, all’ex mulino Santa Lucia e al PalaGalermo dove, alla fine, a rimetterci è l’intera città”.
“Che lo si faccia da via Cronato o da via Curia basta scavalcare il muro di cinta, oppure guardare dai balconi dei palazzi circostanti, per accorgersi che i problemi ed i disagi, a pochi passi dal viale Mario Rapisardi, si possono vedere a tutte le ore del giorno e della notte – fa eco il consigliere comunale Francesco Saglimbene- molti abitanti del quartiere ci hanno chiesto di buttare giù la struttura perchè la considerano ormai irrecuperabile”.
I lavori per la realizzazione di questo edificio, che secondo i progetti iniziali avrebbe dovuto accogliere una quarantina di appartamenti, cominciarono agli inizi degli anni ’60. Alcuni mesi dopo l’apertura del cantiere la ditta responsabile dell’opera dichiarò fallimento. Da qui cominciò il lungo processo giudiziario che, ancora oggi, aspetta una sentenza definitiva.
“Nel frattempo, la maggior parte dei proprietari degli appartamenti sono morti – dichiara il componente della commissione al patrimonio Giuseppe Catalano – Non solo, anche risalire ai loro discendenti rappresenta un’impresa molto complessa. Mezzo secolo di intemperie e di completa assenta di lavori di ristrutturazione hanno lasciato il segno in via Cronato.
Le crepe ed i segni di usura sono troppo evidenti per non essere presi adeguatamente in considerazione. In passato sono stati presentati tanti progetti e fatte molte ipotesi su questo immobile. Soluzioni che – prosegue Catalano – prevedevano persino la sua demolizione e, al suo posto, realizzarci una piazza o un strada di collegamento tra via Cronato e via Curia”.