Ad incastrarlo sono state le immagini di un sistema di videosorveglianza. Ieri pomeriggio gli agenti delle volanti della questura di Messina sono risalite ad un 19enne extracomunitario, reo di aver rubato un cellulare.
I poliziotti ereano intervenuti a seguito della richiesta di aiuto formulata dalla vittima. Il telefono si trovava all’interno dell’autovettura del malcapitato che ha fornito una dettagliata descrizione della persona che ha visto allontanarsi poco prima dell’arrivo degli agenti.
Si trattava di un uomo di colore di circa 20 anni, capelli corti, con indosso pantaloni bianchi e maglietta dello stesso colore riportante scritte scure sia nella parte anteriore che posteriore. È così iniziata la caccia all’uomo che ha portato la polizia ad effettuare appositi controlli, tra gli altri, anche all’interno del centro di accoglienza Gasparro.
Qui è stato individuato Mendy Oumar, originario del Gambia, arrivato in Italia nel 2017. È lui a corrispondere non solo alla descrizione della vittima, ma anche alle immagini estratte da una telecamera ritraente il mezzo sul quale era stato lasciato il telefono cellulare.
Il cellulare è stato trovato dagli agenti sotto un cuscino in una grande stanza dove sono alloggiati parecchi immigrati. Si è proceduto all’arresto di Oumar che, essendosi dichiarato minorenne contrariamente a quanto ammesso in occasione del suo ingresso in Italia, è stato sottoposto ad esame rx di polso e mano.
L’esame ha accertato che aveva un’età corrispondente ai 19 anni. Il giovane è stato denunciato per aver fornito false attestazioni sulla propria identità. Il ragazzo, trattenuto nelle camere di sicurezza degli uffici di polizia, sarà giudicato con rito direttissimo.