Parzialmente conclusa la stagione lavorativa degli operai forestali, si attende di completare le giornate del 2017 prossimamente e dove, se tutto procede come voluto gli operai dovrebbero ripresentarsi nei cantieri nel mese di Settembre per completare le giornate di garanzia occupazionale e concludere una stagione che come sempre rimane un revival di anni passati con problemi che si susseguono, e ove ognuno pensa che il prossimo possa essere migliore di quello passato.
Purtroppo le aspettative sono e rimangono vive per coloro che, non riescono a capire che il tutto deve cambiare visto le esigenze familiari, che devono rapportarsi a quelle del riordino forestale. Poche le lotte e pochi i risultati, quindi niente da obiettare se qualcuno dell’altra parte della barricata si comporta in modo tale da prendere le decisioni in modi più o meno consoni alle attuali “sufficienze” dei lavoratori.
Chiacchierando con Antonio David operaio forestale e blogger del sito di ForestaliNews, ci racconta che “l’’operaio ormai vive in una condizione di attesa e di passività la sua sorte lavorativa nei cantieri. Per tanti colleghi tutto è dovuto , sol perché da tempo si continuano ad effettuare le giornate per legge, e seppur giustamente comprensibile, non si capisce che queste non riescono a sopperire le pretese delle singole famiglie. Non si può continuare a lavorare 78,101 o 151 giornate per tutto l’anno e seppur la DS agricola aiuta a “portare la croce” non è lo stesso di lavorare su 365 giorni, con una serenità mentale, cui tanta gente ha bisogno!”
Operai vittime di un sistema elettorale si accingeranno prossimamente, ad essere chiamati a votare per il prossimo presidente della Regione Sicilia e questo , già ha messo in allarme tante famiglie che ormai pensano che sia arrivato il momento di cambiare sistema, cioè avere una stabilità migliorativa prima di “entrare in cabina elettorale” ed esprimere il voto di preferenza. “Tante sono state le aspettative dei forestali in questi anni – continua David – e questo certamente ha fatto aprire gli occhi alla stragrande maggioranza di lavoratori che intendono cambiare, quindi un appuntamento da prendere al volo, pur sapendo che le difficoltà non mancheranno se il tutto dovrebbe complicarsi ancora, ma certamente questa volta l’operaio ha la facoltà di esprimere il proprio futuro con la propria preferenza, e come dice il detto “peggio di così non può andare”.
La serenità lavorativa di avere un lavoro costante, di avere i pagamenti regolari e riavere dignità per un lavoro sbandierato e criticato a furor di popolo deve essere un impatto benevolo per coloro che vogliono cambiare, quindi ……l’operaio deve provare a cambiare!