Ventitre lavoratori in nero sono stati scoperti dalla finanza di Noto, nel siracusano. Le fiamme gialle hanno così concluso due interventi a contrasto del sommerso di lavoro.
I controlli finalizzati alla scoperta dei lavoratori in nero sono stati effettuati in 2 società di Avola. Le società controllate, esercenti l’attività di costruzione di edifici, al momento dell’intervento operavano con numerosi cantieri dislocati nella zona sud della provincia aretusea e, in particolare, nei comnuni di Noto, Avola e Pachino.
I controlli della tenenza di Noto, scattati in contemporanea presso i cantieri e le sedi operative, hanno permesso di individuare ed intervistare i lavoratori impiegati dalle 2 società riconducibili ai coniugi B.F. e R.S..
I 23 lavoratori sono stati impiegati complessivamente per 2.783 giornate, senza la preventiva comunicazione di instaurazione di rapporto di lavoro. La normativa vigente, volta a tutelare i diritti dei lavoratori in quanto “parte debole” del rapporto di lavoro, ha permesso di elevare multe per oltre 60 mila euro.
L’operazione di servizio era stata avviata a febbraio e si è conclusa proprio oggi.