Dopo il duro video di accusa al presidente del parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, da parte di Vittorio Sgarbi, sul profilo social del critico d’arte, non si è fatta attendere la risposta dello stesso Antoci.
Antoci ribatte alle accuse di Sgarbi ricordando che “nel parco dei Nebrodi non esiste neanche una pala eolica, in quanto ciò è stato vietato da una apposita delibera del consiglio del parco, proprio mentre stavano proliferando in tutta la Sicilia”.
Anche per Antoci le pale eoliche rappresentano uno scempio al panorama della Sicilia. E le uniche pale che ci sono nel territorio sono quelle ai margini dell’area protetta del Parco dei Nebrodi. Non ce n’è nessuna all’interno del Parco, il polmone verde della Sicilia. Anzi, Antoci e il parco hanno condotto una battaglia anche contro l’installazione del mini eolico.
“Avuto riguardo ai roghi, io ho imputato una parte degli stessi alla possibile reazione alle interdittive antimafia dovute al protocollo che ha tolto tanti fondi europei sui terreni demaniali alle famiglie mafiose – continua Antoci – restituendo dignità a tanti giovani e onesti agricoltori. Purtroppo io sono diventato noto non solo perché mi hanno fatto un attentato mafioso, che mi sogno ancora tante notti con paura, ma anche e soprattutto per il protocollo di legalità che ha concretamente fatto saltare un sistema milionario che Lei, da uomo intellettualmente onesto, avrà compreso”.
“Mi dispiace che Le abbiano fornito notizie inesatte, ma ci tenevo a farLe sapere che il Parco è stato presidio di legalità contro l’eolico in Sicilia e di questo ne siamo fieri. Sarò felice di ospitarLa da noi e farLe vedere – prosegue Antoci rivolto a Sgarbi – le nostre bellezze che racconto ovunque e che rendono questo territorio unico e stupendo dove, mi permetta di dire però, c’erano anche tante famiglie mafiose che vessavano la povera gente e che adesso sono in galera.
Io sto facendo solo il mio dovere e lo sto facendo a discapito di mia moglie e delle mie tre figlie che insieme a me hanno perso la libertà.
Sono certo che la notizia, che potrà facilmente riscontrare attraverso la nostra delibera, sarà per Lei motivo di compiacimento per la lotta contro l’eolico che il Parco ha fatto e continua a fare sotto la mia presidenza – continua Antoci – Spero in una sua presa di posizione a nostro favore, riconoscendoLe da sempre il coraggio della verità che ha sempre detto senza indugi.
Sono molto dispiaciuto che il Parco sia passato per quello che ha favorito l’eolico, quando invece è stato in Sicilia forse l’unico a prendere posizione contro e vietandone nel perimetro, 86 mila ettari su tre province, la sua realizzazione. Quelle piazzate infatti sono tutte all’esterno del Parco…. purtroppo. Noi abbiamo impedito questo sconcio…. E dunque facciamo parte della sua di squadra, non di quella degli altri.
Se magari riterrà di dare conto della nostra battaglia sull’eolico, Le sarei grato per evitare che passi il primo messaggio opposto al nostro impegno.
Sono certo che ciò è frutto di informazioni sbagliate che le hanno dato e su questo non ho dubbio alcuno anche se ciò mi ha molto amareggiato – conclude Antoci”