Recuperare l’ex mulino Santa Lucia, a pochi passi dal porto di Catania. E’ quanto richiede la commissione patrimonio, presieduta da Salvatore Tomarchio.
“Parliamo dell’ennesimo hotel per disperati, frutto dell’immobilismo dell’amministrazione comunale che, ancora oggi, non ha mosso un dito per fermare o comunque contenere questo disastro – afferma il presidente della commissione patrimonio, Salvatore Tomarchio – nel corso del sopralluogo di oggi, guardando all’interno delle stanze, tra le vetrate ridotte in mille pezzi, ci siamo resi conto che la situazione è drammatica. Una enorme pattumiera dove vivono in condizioni disperate decine di senza tetto.
Un nuovo “ex palazzo delle poste” che va assolutamente messo in sicurezza e rivalutato per il bene della città”. La struttura si trova a pochi passi dal Duomo e da via Dusmet. Gli abitanti e i commercianti protestano contro quest’edificio fantasma che, giorno dopo giorno, viene letteralmente distrutto dai vandali e dai teppisti.
“E’ una questione di immagine, di sicurezza e di decoro che va affrontata con la giusta considerazione – spiega il vice presidente della commissione al patrimonio, Ersilia Saverino – il rischio è che l’ex mulino faccia la fine del vicino consorzio agrario di via Domenico Tempio e di tante altre incomplete sparse per Catania.
La volontà di rivalutare l’immobile da parte di palazzo degli Elefanti è chiara e le dichiarazioni del sindaco Bianco, su consgnare alcuni locali ad enti no profit, oppure di farne la sede di un poliambulatorio, è l’esempio più evidente di come qui l’attenzione delle istituzioni sia massima”.
L’ex mulino Santa Lucia è sotto sequestrato da 9 anni e doveva diventare la sede di uffici, oppure un albergo. “Per una struttura così grande – dichiara il componente della commissione ai lavori pubblici, Giuseppe Catalano – il rischio è quello di restare impantanati per anni nei lunghi iter burocratici che non tengono conto delle esigenze e delle tempistiche del territorio. Un esempio evidente di tutto questo è l’edificio di via Cronato. Nel frattempo, come spesso succede in questi casi, i ladri si mettono all’opera e fanno razzia di tutto”.
“Sotto i portici – sottolineano i consiglieri comunali Francesco Saglimbene e Carmelo Sofia- la situazione è altrettanto drammatica con i writers che hanno imbrattato muri e danneggiato l’impianto elettrico mentre i senza tetto cercano un riparo dal caldo afoso di questi ultimi giorni. Qui si può trovare di tutto: materassi, qualche coperta, pochi vestiti, alcuni scatoli di cartone, bottiglie di vino e perfino siringhe. Parliamo di persone che hanno bisogno di un aiuto continuo da parte degli uffici comunali preposti e dalle organizzazione che operano nel sociale. Questa gente che merita condizioni di vita migliori di quelle attuali e una speranza per il futuro: esattamente il contrario di quello che avviene dentro e fuori l’ex Mulino di Santa Lucia”.