“Il Jazz è un’attitudine, puoi sentirlo urlare anche quando non c’è: ti risuona dentro”. Commenta così la sua passione per il jazz la cantautrice britannica Sarah Jane Morris, in concerto ieri al palazzo della cultura di Catania. Ieri si è svolto il secondo appuntamento della grande stagione musicale “ rassegna Class club estate 2017”. Una kermesse organizzata da inside produzioni con la direzione artistica di Giuseppe Costantino Lentini.
Uno spettacolo carismatico tra luci soffuse e Rithm & Blues, dall’atmosfera calda e familiare. Sarah Jane Morris ha lasciato il pubblico estasiato non solo per le sue immense doti vocali, ma anche per la sua forte personalità sul palcoscenico.
La sua voce penetrante e comunicativa, unita alle chitarre di Tony Remy e Scott Firth, insieme al contrabbasso acustico di Henry Thomas, è riuscita a toccare in profondità. Le sue canzoni più famose, come “Don’t leave me this way”, “I’m missing you”, “Me and Mrs Jones”, hanno pervaso il Palazzo della Cultura e le centinaia di spettatori presenti, che, completamente coinvolti, hanno seguito l’artista intonando le sue canzoni con le mani al cielo.
Due intense ore di spettacolo, aperto dalla cantante di origini siciliane Samuela Schilirò, che andrà in replica questa sera alle ore 21.30 al teatro Noto d’Estate. Grandi emozioni hanno fatto da cornice alla serata, fra gli applausi del pubblico e l’espressività dell’artista. Solo sorrisi per Sarah Jane Morris, estasiata dalla bellezza della Sicilia e dal calore dei catanesi.
“Amo l’Italia – ha affermato Sarah Jane Morris – io dico sempre a tutti “prima di essere inglese, sono principalmente europea”. E l’Italia è un posto davvero importante, bello, ricco, dell’Europa. La considero la mia seconda casa. Sono molto legata a questo Paese, proprio perché ho iniziato da qui il mio percorso musicale, da Firenze, nel 1980; per caso ho trovato un annuncio su ”Melody Maker”, una rivista musicale.
I Panama, gruppo Blues fiorentino, erano in cerca di una vocalist e così mi sono trasferita a Firenze, una città meravigliosa. Amo l’Italia per la gente, davvero squisita. Adoro il cibo italiano, l’allegria tutta italiana e anche la musica italiana; Mi piace tantissimo il Festival di Sanremo, dove ho cantato insieme all’immenso artista Riccardo Cocciante il brano vincitore dell’edizione 1991 “Se stiamo insieme”. E amo la Sicilia perché mi dà calore. E’ sempre una gioia per me venire qui, mi sento davvero bene e carica di entusiasmo”.
Un mix perfetto di Rock, R&B e Jazz, sulle note dei brani “Bloody rain”, “It’s Jesus i love”, “Speak to me of love”, “Sweet little sister”, dai testi molto significativi. Perché Sarah Jane Morris è anche un’artista dal grande spessore umano, oltre che dal talento eccezionale. Sin da giovanissima, con le sue canzoni, ha propagato idee di parità: ha rivendicato i diritti umani e condannato i pregiudizi pubblicando brani contro l’omofobia e il razzismo.
Uno dei più celebri è di certo la rielaborazione di “Me & Mrs Jones”, pubblicata nel 1995, un brano conosciuto da milioni di fan non solo per il suo ritmo avvolgente, ma per il suo contenuto solidale. Sarah Jane Morris, con questo pezzo denso di pathos, voleva andare contro corrente, scuotere gli animi, far riflettere: e c’è riuscita.
“E’ un piacere cantare questo brano per me oggi – ha continuato Sarah Jane Morris – è noto con piacere che molto è cambiato rispetto agli anni ’90. Un tempo aleggiava il silenzio e l’omertà, la gente si nascondeva e non era se stessa per paura. In tanti provavano vergogna perché omosessuali, non esisteva il coming out, non esisteva la libertà di espressione. Oggi le cose sono cambiate e sono felice, felice perché nel mio piccolo ho sempre portato avanti questa battaglia attraverso le mie canzoni. Sono stata sempre impegnata nel sociale e difenderò sempre i diritti umani, nel mio piccolo, attraverso le mie canzoni che in fondo non sono altro un’espressione del mio modo di vivere”.