“Mancano risorse e personale in Sicilia ma si annuncia per settembre prossimo, per l’ennesima volta, l’inaugurazione dell’ospedale San Marco di Catania.
E tutto questo avviene, guarda caso, a poca distanza dal voto delle regionali in Sicilia. E’ bene ricordare alla ministra Lorenzin e all’assessorato alla sanità siciliana che la Corte dei Conti, nel suo giudizio di parificazione del bilancio 2016, ha evidenziato il mancato rispetto da parte della Regione della soglia minima relativa ai trasferimenti delle risorse per il finanziamento del Servizio Sanitario Regionale”.
Così la deputata del MoVimento 5 Stelle in commissione affari sociali Giulia Grillo e i senatori catanesi Nunzia Catalfo, Mario Giarrusso e Ornella Bertorotta.
“Ai siciliani e ai catanesi in particolare – afferma Giulia Grillo – servono certezze e non promesse. Quello dell’ospedale di San Marco della città etnea è un presidio sanitario fondamentale che i cittadini aspettano da troppi anni, il primo progetto risale addirittura a 30 anni fa, e sono stufi di sentirsi presi in giro dall’ennesimo annuncio (doveva essere inaugurato nel 2011) di apertura della struttura.
La netta sensazione è che, proprio quando si sta avvicinando il voto di novembre, Regione e Ministero della Salute stiano chiudendo un occhio (o se lo stiano strizzando vicendevolmente), rispetto a un’amministrazione che, solo per fare un esempio, non ha ancora presentato un piano di rientro rispetto alle aziende sanitarie individuate come inefficienti, né tanto meno ha messo meno al problema dei precari e degli organici.”
“Ricordiamo a tutti – concludono i parlamentari pentastellati – che inaugurazione non significa apertura: per quella, infatti, servono attrezzature, strumentazioni e soprattutto personale e nessuna di tutte queste risorse, specie il personale, sembra essere nell’effettiva disponibilità dell’assessorato alla sanità siciliana. Per questo abbiamo presentato l’ennesima interrogazione chiedendo conto al Ministro per avere certezza sull’apertura dell’ospedale San Marco a settembre 2017 e sul suo corretto funzionamento a regime”.