Su precari e organico è notte fonda, la Regione non ha ancora presentato un piano di rientro rispetto alle aziende sanitarie. Intanto si annuncia l’inaugurazione dell’ospedale San Marco Di Catania. Presentata interrogazione alla Camera.
“In Sicilia sembrano essere partite le manovre in vista della campagna elettorale regionale e, come sempre accade, ad essere finita sul tavolo degli interessi politici è la disastrata, ma sempre al contempo redditizia, sanità siciliana.
La netta sensazione è che, proprio quando si sta avvicinando il voto di novembre, Regione e Ministero della Salute stiano chiudendo un occhio (o se lo stiano strizzando vicendevolmente), rispetto a un’amministrazione che, solo per fare un esempio, non ha ancora presentato un piano di rientro rispetto alle aziende sanitarie individuate come inefficienti, né tanto meno ha messo meno al problema dei precari e degli organici.
Mentre si registrano questi “buchi” clamorosi, stona il fatto che, contemporaneamente, arrivi l’inaugurazione dell’ospedale San Marco di Catania: una operazione che ci auguriamo non sia di pura facciata e in odor di autopromozione in vista della campagna elettorale, visti i numerosi annunci del passato totalmente disattesi”.
Così la deputata del MoVimento 5 Stelle in commissione Affari Sociali Giulia Grillo e i senatori catanesi Nunzia Catalfo, Mario Giarrusso e Ornella Bertorotta.
“Tale ospedale, infatti, verrà inaugurato a distanza di ben trent’anni anni dalla presentazione del progetto. Ma inaugurazione non significa apertura: per quella, infatti, servono attrezzature, strumentazioni e soprattutto personale e nessuna di tutte queste risorse, specie il personale, sembra essere nell’effettiva disponibilità dell’assessorato alla sanità siciliana.
Dunque, in base a quanto riportato dalla stampa, siamo fermi ai buoni propositi enunciati dalla ministra della salute Beatrice Lorenzin. In sostanza, siamo in stand by e guarda caso ciò avviene a pochi mesi dal voto delle regionali in Sicilia. Tutto questo si verifica mentre recentemente la Corte dei Conti, nel suo giudizio di parificazione del bilancio 2016, ha dovuto evidenziare il “mancato rispetto da parte della Regione della soglia minima relativa ai trasferimenti delle risorse per il finanziamento del Servizio Sanitario Regionale.
Insomma, si fanno proclami sull’apertura di ospedali ma poi ci si “dimentica” di versare le risorse previste per garantire un degno servizio sanitario a favore dei cittadini. Non a caso sempre i giudici amministrativi riportano nel loro rapporto criticità sia rispetto all’assistenza territoriale che all’attività di prevenzione. Per questo presenteremo l’ennesima interrogazione chiedendo conto al Ministro per avere certezza sull’apertura dell’ospedale San Marco a settembre 2017 e sul suo corretto funzionamento a regime”.