Trentaquattro tra medici, infermieri e personale amministrativo dell’ospedale Raffaele Giglio di Cefalù nel palermitano e dell’assessorato regionale della salute sono indagati dalla procura di Termini IMerese.
Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di peculato, falso, abuso d’ufficio, trauffa ai danni del sistema sanitario regionale, nonché di illecita gestione di specialità medicinali ad azione stupefacente.
Avrebbero agevolato l’accesso di alcuni pazienti all’unità operativa di chirurgia generale della fondazione ospedaliera a danno dei pazienti regolarmente in lista d’attesa.
Le indagini sono state avviate nel 2012 dopo la scoperta di irregolarità da parte del primario e di altri medici che non avrebbero documentato come previsto un intervento chirurgico su una minore. Sarebbero stati eseguiti interventi chirurgici privati utilizzando illecitamente sale operatorie e farmaci dell’ospedale.