A dieci giorni dalla propria diffida, la funzione pubblica Cgil ritiene “inaudito quanto sta avvenendo negli uffici della città metropolitana con un rimpallo di copetenze sulla vigilanza venatoria”.
Una situazione, questa, che blocca l’iter per il rinnovo del servizio di vigilanza del patrimonio naturale e venatorio che da anni viene affidato dall’ex provincia utilizzando circa 30 lavoratori da mesi senza lavoro.
“Non è più comprensibile – dichiara Franesco Fucile, segretario provinciale della Fp Cgil di Messina – che gli uffici della città metropolitana deputati a dare esecuzione all’atto di indirizzo che il Sindaco Accorinti ha emanato da oltre 3 mesi, non abbiano avviato il procedimento per l’esperimento delle procedure di gara anche alla luce dell’emergenza che sta devastando il territorio messinese.
Qualcuno dovrà spiegarci, continuano i sindacalisti della FPCGIL, perché nessuno è capace di dirimere una tale situazione nonostante la disponibilità delle risorse economiche e chi dovrà rispondere della mancata attivazione di un servizio fondamentale per la tutela del territorio e dei cittadini.
E’ inutile lanciarsi in proclami di intervento quando siamo in piena emergenza e non saper invece risolvere tempestivamente e senza indugio situazioni come quella venutasi a determinare alla Città Metropolitana.
Un territorio abbandonato a se stesso e circa 30 famiglie di lavoratori attendono che il servizio venga riattivato e a nessuno sembra interessare il grave disagio che si è venuto a determinare tra i lavoratori e tra i cittadini.
La FP CGIL ha chiesto al prefetto l’attivazione di un tavolo tecnico e i lavoratori da lunedì presidieranno palazzo dei Leoni per chiedere risposte certe e tempestive”.