Polizia di Stato e guardia di finanza, sotto il coordinamento della procura distrettuale di Catania, hanno fermato uno scafista per lo sbarco di 269 migranti giunti al porto di Catania nella mattinata del 25 giugno scorso.
Secondo un consolidato protocollo investigativo, realizzato d’intesa con la procura distrettuale, investigatori della squadra mobile e del GIco della finanza hanno avviato le attività di polizia giudiziaria necessarie per l’individuazione di eventuali scafisti.
Le indagini hanno consentito di acquisire significativi elementi indiziari necessari all’adozione del provvedimento di fermo nei confronti del sedicenne Tomsi Kingsley, 33enne nigeriano. L’uomo, prima della partenza del gommone dalle coste libiche, è stato riconosciuto dagli stessi migranti quale soggetto in contatto con i trafficanti libici che gli hanno fornito le necessarie istruzioni tecniche per condurre l’imbarcazione fino al momento del salvataggio.
Decisiva la collaborazione prestata dai migranti che hanno fornito convergenti dichiarazioni sulla relazione esistente tra il nigeriano fermato e i trafficanti libici di migranti.
Altrettanto rilevanti le riprese video e fotografiche realizzate e messe a disposizione di questa procura della nave della marina militare Margottini che ha effettuato le operazioni di soccorso relativamente all’evento investigato.
Dopo le formalità di rito, il fermato è stato associato al carcere di Catania piazza Lanza a disposizione dell’Autorità giudiziaria.