Le aree giochi attrezzate dovrebbero essere dei luoghi sicuri in cui trascorrere qualche ora in serenità con i propri figli. Invece a Pedara, nel catanese, quella che dovrebbe essere una bambinopoli, è una trappola pericolosa.
Una normale domenica familiare si può trasformare in una corsa all’ospedale più vicino. Proprio come è accaduto qualche giorno fa al signor Andrea FInocchiaro che ci ha scritto della vicenda.
Domenica Finocchiaro, con la moglie e le due figlie di 4 e 2 anni, si trovavano al parco giochi. La più grande è salita da sola su uno scivolo ed è scesa giù senza alcun problema. La piccola, di appena 2 anni, è stata aiutata dalla madre che, rimasta sotto, ha accompagnato letteralmente la bambina.
Un gioco innocuo che si è trasformato in una spiacevole avventura. “Ad un tratto la mamma – scrive Finocchiaro – ha visto letteralmente sparire la bambina nello scivolo. La piccola è sprofondata tra le assi del gioco del tutto mancanti ed è caduta battendo violentemente il mento. Nella paura generale e col sangue da ogni lato, abbiamo subito chiamato l’ambulanza che ha soccorso la bambina portando la bambina all’ospedale Cannizzaro.
Dopo alcuni minuti di attesa – continua il racconto Finocchiaro – un attento dottore ha ripulito la piccola e ha notato che il sangue proveniva dall’interno della bocca a causa della forte botta. Grazie al cielo per noi è finita bene, ma bisogna fare in modo che simili episodi non si ripetano più perché tanti altri bambini usano quell’area giochi.
La prossima volta un ragazzino potrebbe non essere così fortunato come mia figlia. Come testimoniano le foto allegate – conclude Finocchiaro – la bambinopoli posta all’interno della villa del comune di Pedara giace in condizioni di abbandono ed è diventata un vero pericolo per coloro, soprattutto bambini, che giocano e frequentano questa struttura. Mi chiedo come possa rimanere praticabile un’area di tale pericolosità e come la mancanza delle assi e le travi rotte dei giochi possano passare inosservati.”