Barcellona Pozzo di Gotto (Me): operazione Movida, 5 arresti
Cinque persone sono state arrestate dai carabinieri della compagnia carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese, a conclusione di un’articolata indagine antidroga.
Le organizzazioni criminali hanno orientato i propri interessi al traffico di droga, rifornendo le piazze di spaccio del territorio, in particolare quelle dove nell’ultimo periodo si concentra “la movida barcellonese”, nei luoghi della vecchia pescheria e del litorale tirrenico nei pressi del complesso turistico Portorosa. I pusher detenevano la droga già suddivisa in singole dosi pronte alla vendita, bilancini di precisone e denaro contante.
È solo l’ultimo atto di una complessa attività investigativa svolta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina d’intesa con la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto diretta dal Procuratore Emanuele Crescenti che negli ultimi mesi ha permesso di contrastare efficacemente i reati in materia di sostanze stupefacenti.
Lo scorso 13 giugno i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Barcellona Pozzo di Gotto hanno arrestato in flagranza di reato Antonino Trovatello, 52 anni; Tindara Cannavò, 42 anni; Antonio Trovatello, 21 anni, Salvatore Gitto, 24 anni, tutti pregiudicati e un minore. Tutti accusati di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Altre nove persone sono state denunciate perché trovate in possesso di modeste quantità di droga. Determinante l’impiego dei cani antidroga Charlie e Lego che, con il loro fiuto infallibile, hanno fornito un contributo decisivo all’individuazione dei nascondigli utilizzati dagli spacciatori.
Circa 4000 euro in banconote di diverso taglio, un bilancino e circa 100 grammi di hashish suddivisi in panetti e dosi, sono stati rinvenuti all’interno dell’abitazione dei coniugi Antonio e Tindara Trovatello e dei figli conviventi Gino e Antonio, tutti sottoposti al regime degli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio. I panetti ed alcune dosi della stessa sostanza erano nascosti all’interno di una cavità ricavata nella parete di rivestimento del bagno occultata dalla vasca non fissata al muro. Si presume che la famiglia Trovatello gestisse dalla propria abitazione una florida attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio di Merì.
Salvatore Gitto, residente a Furnari e con precedenti specifici. A seguito della perquisizione nella sua abitazione è stata rinvenuta una pianta di canapa indiana coltivata in un vaso nel giardino adiacente alla casa, un bilancino e un ingente quantitativo di marijuana. La droga, in parte già confezionata in dosi, era già pronta per essere spacciata.
La zona della “Vecchia Pescheria” della Via Longo di Barcellona P.G. frequentata nel dopocena anche da cittadini di Milazzo è piazza di spaccio di diversi pusher. Un minore, frequentatore della movida barcellonese, è stato trovato in possesso, presso la propria abitazione, di numerose dosi di marijuana occultate all’interno di un televisore e di tutto il necessario per allestire una vera e propria serra: impianti di illuminazione e di irrigazione temporizzati, concime, piante e numerosi semi di canapa indiana.
Al termine dell’attività sono stati sequestrati complessivamente circa 500 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, 100 grammi di hashish, dieci piante di cannabis e 4000 euro provento dell’attività di spaccio.
Tutti gli arrestati sono stati posti, su disposizione del Sost. Dott. De Micheli, agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida e il minore è stato associato presso il Centro di Prima Accoglienza di Messina.
Negli ultimi mesi, l’impegno dell’Arma di Barcellona nel contrasto ai reati in materia di sostanze stupefacenti è sfociato nell’arresto di 11 spacciatori, risultato che denota comunque come il fenomeno permanga come dilagante.