Palermo: programmazione in alto mare. Ancora tante tessere da ordinare nell’incompleto organigramma rosanero
Baroni si lega ancora con il Benevento. Per i rosanero rimane da sciogliere il nodo allenatore
È ufficiale: Marco Baroni, rifiutando il corteggiamento del duo Zamparini-Baccaglini, sarà l’allenatore del Benevento per le prossime due stagioni. Nel tardo pomeriggio di ieri, dopo un lungo confronto, il mister di Firenze si è incontrato a Napoli con il presidente sannita Oreste Vigorito per firmare un biennale fino al 30 giugno 2019 e altresì definire le linee programmatiche in vista dell’avventura in serie A della prossima stagione. La proprietà ha fatto una promessa al mister: rosa rinforzata, giusto mix tra giovani ed esperti e progetto che mira alla salvezza.
Resta pertanto libera la panchina del Palermo e fino al momento in cui non verrà definito il cruciale tassello del tecnico, oltre a quello del direttore sportivo, il Palermo permarrà nello stato rischioso di “non-programmazione”.
Strada inequivocabilmente in salita per la progettazione tecnico e strutturale per i rosanero che saranno costretti a valutare altri profili: rimangono le ipotesi di Reja (auspicato da Zamparini) e di Iachini e Oddo (il nome nuovo) maggiormente graditi a Baccaglini.
Per franchezza nei confronti della piazza, l’auspicio è quello che presto si possa andare oltre alle ipotesi e che i lavori per la prossima stagione del Palermo tra i cadetti siano già iniziati in maniera seria, anche sottotraccia, e che presto si possa passare dai “concetti eventuali” alle affermazioni concrete che possano segnare le prime mosse ufficiali consegnando i primi nomi utili alla causa rosanero. C’è un closing da chiudere (che con molta probabilità avverrà non prima del 20 giugno), un’iscrizione al campionato da effettuare ed una squadra da allestire capace di fronteggiare 42 partite di fuoco.
Maurizio Armanno, Cristofalo