“Quello dell’Erasmus è un grande successo. Un successo dell’Europa”. Giovanni La Via, l’eurodeputato siciliano “accademico”, prende parte alle celebrazioni ufficiali, presso il Parlamento europeo di Strasburgo, per i 30 anni del progetto Erasmus, fiore all’occhiello dell’UE, che ha favorito gli scambi culturali, la “mobilità” degli studenti oltreconfine per ampliare il bagaglio delle conoscenze, aprendosi al mondo e indossando i panni di cittadini europei.
“Un modello altamente formativo, dal punto di vista dell’arricchimento culturale, ma soprattutto umano, fondamentale in vista del futuro lavorativo dei giovani che hanno la possibilità di completare o intervallare gli studi in un Paese diverso da quello della sede universitaria d’origine, partecipare a forme di scambio culturale e gemellaggi (twinning), o con il nuovo e rinforzato programma Erasmus+ di fare tirocini ed esperienze post laurea, che nella stragrande maggioranza dei casi aprono le porte a un’occupazione stabile”, commenta La Via che, da docente universitario, considera il valore aggiunto dato dal “confronto” con realtà accademiche, lingue e culture diverse, che contribuisce alla formazione di profili professionali competenti.
Una storia lunga 30 anni, in cui circa 4 milioni e mezzo di giovani studenti europei hanno avuto l’opportunità di studiare in uno dei Paesi dell’Unione.
“In un mondo sempre più globalizzato, l’abbattimento delle barriere rende più fluido l’accesso al mondo del lavoro. Un curriculum che presenti conoscenza delle lingue, ed esperienze di studio e\o lavoro all’estero, pesa decisamente di più, e può fare la differenza ai fini dell’inserimento occupazionale, senza dimenticare l’importante valore aggiunto dal punto di vista personale.
Basti pensare che circa 1 milione di bambini europei sono figli nati proprio da “incontri” Erasmus”, aggiunge l’europarlamentare che, in occasione delle celebrazioni, sottolinea che gli studenti siciliani “rappresentano una fetta consistente del mondo universitario italiano ogni anno “in viaggio”, con la Sicilia tra le prime regioni della penisola per partecipazione al programma, con circa 1000 studenti all’anno in mobilità e ospitando oltre 600 studenti provenienti da tutta Europa”.