“Ci sono volute otto sedute inconcludenti per capire che a Messina servizi bene comune il servizio non sarebbe stato affidato”. Così il segretario della Fit Cisl, Letterio D’Amico, nel commentare l’esito del voto sulla delibera di affidamento dei servizi di raccolta e spazzamento alla nuova società.
Per D’Amico, ci troviamo davanti ad una “situazione paradossale , ovvero quella di un consiglio che prima vota il piano di gestione, poi costituisce la società, ma alla fine non ne vota il conferimento degli incarichi.
È come se dopo aver comprato i pezzi di un’auto ed averla assemblata, non le si montasse il motore. Sui motivi della bocciatura – prosegue D’Amico – entreremo nel merito successivamente, oggi mi sembra che ci sia solo da prendere atto della situazione, mentre si avvicina a grandi passi la scadenza di fine giugno, in cui il servizio in capo a Messinambiente cesserà.
Per questo – continua il segretario della Fit cisl – è necessario che giunta e consiglio facciano un passo indietro e mettano da parte le divergenze. Qui si sta giocando sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori e c’è il rischio concreto che da luglio la perdurante emergenza rifiuti si trasformi in catastrofe.
La Fit Cisl ha salutato con favore la creazione di una nuova società – ammette D’Amico – ma è necessario che le due parti contrapposte arrivino ad una soluzione il più presto possibile. Noi ci saremo – conclude – qualsiasi decisione venga presa siamo disposti a lavorare insieme per garantire un servizio puntuale per i cittadini e la piena occupazione dei lavoratori. Ma il tempo scorre, e il baratro si avvicina sempre di più”.