La Funzione pubblica della Cgil di Messina chiede la chiusura degli uffici per gravi carenze igienico sanitarie per gravi carenze igienico-sanitarie. Da tempo il sindacato denuncia la grave situazione in cui versano gli uffici dei beni culturali a causa della mancanza di pulizia e delle risorse insufficienti perfino per comprare articoli di cancelleria.
A volte il personale è costretto a comprare di tasca propria toner, risme di carta e persino carta igienica. “Le nostre richieste – commenta Clara Crocè, segretario regionale della Fp Cgil – sono rimaste senza alcuna risposta da parte dell’assessore Vermiglio. Nonostante l’assessorato regionale non abbia provveduto al pagamento di quanto dovuto al personale di custodia per gli anni 2015 e 2016, il personale continua diligentemente a rendere i servizi.
Un esempio per tutti il teatro di Taormina completamente reso agibile in occasione del G7, grazie al lavoro del personale di custodia. Ci chiediamo – prosegue Crocè – se l’assessore Vermiglio abbia contezza di quello che succede nei beni culturali e se ultimamente lo stesso abbia messo piede negli uffici della soprintendenza di Messina, in genere negli uffici periferici della Sicilia o nei siti archeologici, nei quali la situazione di degrado e la carenza igienico sanitaria è allarmante.
Per questo motivo abbiamo scritto e chiesto una ispezione Asp di Messina per verificare le caratteristiche strutturali e igienico sanitarie dell’ambiente di lavoro dei locali. A rischio la salute dei dipendenti e degli utenti.
Chiediamo all’Asp di Messina – dichiarano Clara Crocè e Rosa Raffa, coordinatrice del settore – l’immediata chiusura degli uffici se non si provvede subito alla pulizia. Invano il soprintendente di Messina richieste somme alla Regione per procedere alla disinfestazione e pulizia straordinaria, adesso da giorni e periodicamente non si provvede neanche a quel minimo di pulizia ordinaria”.