Ci saranno anche Athos e Askzor, i due cani carabinieri al servizio del G7 di Taormina, nel messinese, a garantire la sicurezza dei sette grandi della terra.
Si tratta di due cani carabiniere di razza pastore tedesco, specializzati nella ricerca di armi e materiale esplodente in forza al nucleo cinofili carabinieri di Nicolosi. Athos, dal nome di uno de “I tre moschettieri”, è uno splendido esemplare di pastore tedesco di 3 anni, dal pelo grigio, che ricorda un lupo selvatico che già dai primi mesi di vita ha manifestato doti innate a livello sensoriale e caratteriale, necessarie per diventare un cane carabiniere e fare bene il proprio lavoro.
In forza al nucleo cinofili da circa un anno, Athos, nella seppur breve carriera, si è dimostrato abilissimo alla ricerca di esplosivi insieme al suo inseparabile conduttore, distinguendosi in numerose operazioni di servizio, nel corso delle quali con il suo infallibile fiuto, ha consentito, tra l’altro, il rinvenimento di armi e munizioni abilmente occultate, come avvenuto lo scorso marzo sulle pendici dell’Enta quando ha trovato 2 pistole, un fucile e una trentina di munizioni.
Askzor, il più giovane dei due, pastore tedesco di 2 anni, in forza da soli due mesi al nucleo cinofili, sono chiamati a contribuire a garantire la sicurezza dei grandi della terra e dei cittadini di Taormina.
I due cani operano quotidianamente in attività di servizio, partecipano ai programmi sulla legalità che l’Arma conduce con le scuole di ogni ordine e grado anche attraverso dimostrazioni cinofile sempre apprezzate dagli studenti.
ATHOS e ASZKOR sono solo due dei cani schierati dall’Arma dei Carabinieri nella cornice del G7 di Taormina, che vedrà un impegno massiccio del servizio cinofili carabinieri, istituito il 9 giugno 1956, al fine di assicurare l’impiego di carabinieri conduttori e cani in attività di polizia giudiziaria, di ricerca, di soccorso in aree sensibili e in tutte le operazioni in cui tale intervento fosse stato ritenuto di valido supporto.
Un altissimo livello di addestramento caratterizza l’impiego dei Carabinieri conduttori e dei cani, che in circa 50 anni di attività ha registrato innumerevoli, preziosi risultati nel campo della polizia giudiziaria, accanto ai molti episodi di soccorso e di assistenza. Particolarmente accurata è la scelta e l’ “arruolamento” dei cani, l’addestramento dei quali viene impartito e mantenuto costantemente sino a quando il cane per “limiti di età” viene trasferito al ruolo “di guardia” e cessa dal servizio, pur rimanendo ovviamente tra i ranghi del Nucleo.
Le condizioni ottimali di salute dei cani, oggetto di costante accertamento sanitario, sono curate attraverso la più razionale alternanza del lavoro e del riposo, la minuziosa igiene del corpo e del ricovero, soprattutto attraverso la loro alimentazione, rigorosamente dosata per tutta la loro vita.