Operazione di contrasto alla pesca illegale del compartimento marittimo di Milazzo nel messinese. L’operazione è stata condotta con l’impiego di un’unità navale d’altura della guardia costiera di Messina, 2 motovedette e 3 battelli costieri dipendenti dall’ufficio circondariale marittimo di Lipari.
Sono stati effettuati diversi controlli a pescherecci operanti in zona. Il personale di Lipari ha effettuato un’ispezione lungo il litorale dell’isola di Alicudi.
L’attrezzo, lungo circa 3.000 metri, è stato sequestrato e rimosso dai militari intervenuti. Individuata in mare anche una rete illegale lunga circa 6.000 metri. Anche in questo caso l’attrezzo è stato recuperato e sequestrato, per essere poi confiscato e distrutto.
Nel corso dei controlli è stato fermato un peschereccio responsabile di numerose violazioni alla normativa nazionale e comunitaria finalizzata alla prevenzione ed eliminazione della pesca illegale. I militari hanno accertato e contestato al conduttore del peschereccio la detenzione a bordo di un attrezzo da pesca non consentito. L’uomo e altri membri dell’equipaggio sono stati denunciati per numerosi reati.
In particolare, sono state contestate violazioni di leggi e regolamenti sulla sicurezza della navigazione. L’attività di polizia svolta conferma l’incisiva presenza del personale della guardia costiera di Milazzo in tutte le aree del compartimento marittimo.
La repressione della pesca illegale è uno degli obiettivi primari del comando generale del corpo delle capitanerie di porto su specifica disposizione del ministro competente per tutelare la risorsa ittica e dell’ambiente marino da un prelievo eccessivo ed incontrollato.
Maria Chiara Ferraù