Ritorna nel fine settimana, come da tradizione, la festa di maggio del patrono San Sebastiano a Tortorici (Me). Dopo i festeggiamenti solenni del 20 gennaio, come da calendario liturgico, il centro nebroideo festeggia il suo patrono anche la domenica più vicina al 9 maggio.
Quest’anno il Rotary club di Sant’Agata di Militello ha organizzato per sabato mattina alle 10.00 nella chiesa di San Salvatore, il convegno “La vita di San Sebastiano nella storia attraverso l’arte pittorica”. A tenere la relazione sarà il dottor Diego Guarniera. Previsti anche gli interventi di don Antonino Nuzzo, parroco di San Nicola di Bari a Tortorici; del dottor Oscar Parasiliti, che parlerà del culto di San Sebastiano nella città di Tortorici, ricostruito dal padre, il compianto storico Rosario Parasiliti. Concluderà i lavori l’architetto Massimo Ioppolo che ricorderà anche il dottore Calimeri, già presidente del Rotary.
La festa liturgica in onore di San Sebastiano, invece, inizierà sabato sera alle 19.00 con la celebrazione del vespro solenne nella chiesa di Santa Maria Assunta a cui seguiranno alle 21.00 i giochi d’artificio. Domenica mattina il paese si risveglierà al suono dei rintocchi della campana di San Sebastiano, ritrovata miracolosamente durante una processione, dopo la terribile alluvione del 6 giugno del 1682. I “nudi”, i devoti vestiti di bianco e a piedi scalzi, arriveranno da tutte le borgate e dal centro per partecipare alla sentita processione che inizierà intorno alle 12.00 al termine della messa solenne celebrata nella chiesa di Santa Maria Assunta.
Come consuetudine al termine della funzione i “nudi” faranno fare tre giri della chiesa alla pesante vara con il simulacro e le reliquie del patrono e poi inizieranno la questua per le vie principali del centro nebroideo. Intorno alle 16.00, poi è prevista la partenza della processione caratteristica da piazza Santa Maria Assunta. Tutte le donne, in due file ai margini della strada, sfileranno per le vie di Tortorici, precedendo il simulacro di San Sebastiano e gli altri fedeli, fino a ritornare là da dove erano partiti. Al termine della ormai nota “ballata d’a vara” in piazza duomo, il Santo rientrerà in chiesa e sarà riposto nella sua cella dopo la celebrazione della messa di ringraziamento. Da qui uscirà il prossimo 18 gennaio 2018.