Ragusa: tre rapinatrici rom denunciate

Sono state bloccate prima che mettessero a segno furti in appartamento. Tre donne di nazionalità rom sono state arrestate dagli agenti della polizia di Stato dell’ufficio volanti della questura.

Le tre donne, zia e due nipoti minorenni, da Catania sono andate a Ragusa pronte per colpire in alcuni appartamenti individuati per depredarli di tutti gli oggetti di valore. Le tre donne si aggiravano in città a bordo di un’utilitaria che è stata individuata immediatamente dagli agenti della volante.

La macchina era stata segnalata da un privato cittadino al 113 che si era reso conto dei cattivi propositi del gruppo di donne che si aggiravano guardando ripetutamente le abitazioni. In pochi secondi gli agenti hanno raggiunto la via segnalata, bloccando una Renault Clio con a bordo tre donne di etnia rom di cui due minorenni.

Le stesse non hanno saputo motivare la loro presenza a Ragusa dato che erano domiciliate presso il campo rom di Catania. accompagnate dagli uffici della questura di Ragusa, sono scattati gli accertamenti sulla loro esatta identità personale.

A seguito di perquisizione sull’autovettura dove viaggiavano le tre donne, gli agenti hanno trovato sotto il tappetino posteriore, un vero e proprio kit per scassinare le porte d’ingresso delle abitazioni: due grossi giraviti a punta piatta, una scheda plastica semirigida utilizzata per aprire facilmente porte anche blindate, chiuse senza mandate e guanti in lattice utili a non lasciare impronte digitali.

A carico delle tre giovani donne numerosi precedenti specifici per furti in abitazioni perpetrati in più parti d’Italia. Inoltre la più grande delle tre, appena ventenne, era alla guida senza patente, con un’auto non assicurata e priva della revisione periodica. Per questo sono state anche sanzionate con verbale di oltre 6.000 euro ed il sequestro del mezzo.

Le tre donne all’esito di quanto accertato sono state denunciate all’Autorità giudiziaria per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli in concorso e proposte per l’emissione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune di Ragusa.

“La preziosa e sempre utile collaborazione dei cittadini – scrive la polizia in una nota – ha permesso alla polizia di stato di intervenire con prontezza prevenendo l’odioso reato del furto con introduzione nel proprio domicilio privato”.

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