“Esprimiamo solidarietà agli operatori portuali in protesta, ex dipendenti dell’impresa portuale milazzese, che chiedono il rispetto dei propri diritti. In questi anni il porto di Milazzo ha subito un depotenziamento considerevole, una struttura così impattante per il territorio che però non crea posti di lavoro e anzi esclude i lavoratori milazzesi dall’indotto”.
Così il parlamentare di Terme Vigliatore, Domenico Scilipoti secondo cui il “porto è stato depotenziato per mancanza di visione”. “Già con la riforma delle autorità portuali abbiamo intravisto le crepe che il governo Renzi ha creato al Sud, mettendo insieme enti portuali che per natura costituente sono in competizione territoriale tra loro.
Senza una strategia, senza una visione e senza quelle risorse a tutela di questi lavoratori, il porto di Milazzo è praticamente una struttura in decadenza. A questi problemi si aggiungono i ritardi per la consegna dei lavori della nuova banchina nella via XX luglio. Mentre altrove si investe sul turismo, nell’accoglienza, nel patrimonio storico-identitario, nelle progettualità a misura di cittadino, Milazzo vive una silenziosa involuzione tra disoccupazione, povertà e crisi ambientale”.