Sono ancora in corso gli accertamenti per ricostruire le cause dell’incidente mortale sul circuito della targa Florio che questa mattina ha provocato la morte del messinese Mauro Amendolia e del commissario Giuseppe Laganà di Lentini (Sr). Nell’incidente è rimasta gravemente ferita Gemma Amendolia, figlia di Mauro e copilota nella gara.
Di sicuro la prova speciale si è corsa in condizioni proibitive. In alcuni tratti i piloti hanno raccontato di aver trovato la carreggiata coperta di neve. Le automobili non erano preparate a questa eventualità e molti piloti sono partiti per la prova speciale con gomme da bagnato, non specifiche per i fondi innevati.
Il pilota messinese 54enne Amendolia è uscito di strada durante la prima della speciale Piano Battaglia a Isnello. Amendolia è perito assicurativo conosciuto molto nell’ambite dei motori di Messina. Ha partecipato con numerose vetture sia di rally che di crono scalate e pista, ma anche come organizzatore e proprietario della scuderia Messina racing team. La figlia Gemma faceva da navigatore e in passato ha gareggiato anche da pilota e copilota, in coppia con navigatrici donne, spesso anche con la sorella Valentina. Studia a Reggio Calabria e al momento si trova ricoverata in gravi condizioni all’ospedale.
L’altra vittima, Giuseppe Laganà, di Lentini, invece, era un operatore macchine movimento terra.
Maria Chiara Ferraù