Messina: coordinamento regionale RSA sanità privata e terzo settore alla segreteria nazionale

Nel corso dell’appuntamento tenutasi presso la sala consiliare della Città metropolitana di Messina, i rappresentanti di sanità privata  e del   sociale provenienti dalle diverse province siciliane hanno fatto il punto sulle criticità che interessano i rispettivi settori e hanno chiesto alla segretaria regionale e nazionale “massimo impegno in sede di contrattazione ”.

 “Quello di oggi è il primo di una serie di incontri del coordinamento regionale della sanità e del terzo settore, che mi auguro possano tenersi in tutte le province siciliane. Le criticità che interessano entrambi gli ambiti sono talmente tanto complesse da meritare un’analisi a 360 gradi che consenta di avere un quadro preciso di tutta la situazione regionale”.

Queste le parole con cui la neo segretaria regionale, Clara Crocé, ha dato il via alla mattinata di lavori tenutasi oggi presso la sala consiliare della città metropolitana alla presenza della segretaria nazionale, Cecilia Taranto. Un’occasione di confronto nel corso della quale la Crocé ha annunciato che “a livello regionale la FP CGIL,intende presentare una piattaforma rivendicativa per i due settori sanità privata e servizi sociali . In Sicilia le prestazioni sanitarie che il pubblico non riesce ad erogare vengono affidate ai privati tramite il sistema dell’accreditamento e delle convenzioni.

“Quindi parliamo di sanità privata che tanto privata non è – continua Clara Crocè- in quanto finanziata con soldi pubblici .  Non riusciamo a comprendere i motivi per i quali questo settore non debba seguire le stesse regole  che segue il pubblico. Il riferimento è chiaro . Riguarda il sistema delle assunzioni che non avvengono per pubblico concorso. mancato  controllo in merito ai  delle dotazioni organiche. Molti lavoratori segnalano che nonostante il divieto imposto per legge, il reclutamento del  personale avviene  tramite il sistema delle cooperative o a partita IVA . Il mancato controllo da parte  degli uffici competenti sulle  cause che determinano lunghe liste di attesa   liste di attesa nel pubblico e sui ticket sanitari che molto spesso  favoriscono i privati a scapito del pubblico.

Sul fronte dei servizi sociali la FPCGIL Sicilia ha denunciato un altro  punto critico la questione della mancata integrazione dei servizi “che spesso crea delle duplicazioni inutili – ha aggiunto la Crocé – utili solo ad arricchire alcuni ma non certo a soddisfare le esigenze degli utenti ”. Nessun coordinamento da parte degli uffici regionali competenti in merito alla gestione dei finanziamenti destinati al settore . Molto spesso destinati agli anziani a scapito della disabilità.

Nessuna programmazione e nessuna indagine sui reali bisogni della collettività . La Segretaria Generale ha poi puntato il dito sulla gestione dei servizi sociali e sulle gare di appalto che rendono precari i servizi e le condizioni dei lavoratori .I continui tagli agli Enti locali hanno comportato lo sfruttamento dei lavoratori e scarsa qualità del servizio. E’ necessario sottoscrivere protocolli regionali  di legalità  con le associazioni . Quest’ultime hanno il dovere di   mettere fuori le cooperative che violano i contratti nazionali di lavoro e i diritti dei lavoratori.

 Dopo il saluto del Segretario Generale della Camera del lavoro di Messina Giovanni Mastroeni sono stati numerosi gli interventi che si sono susseguiti sia da parte dei lavoratori, sia da parte dei coordinatori dei settori provenienti da altre province, uniti da un filo comune: la necessità di apportare le dovute riforme a due settori cruciali per il miglioramento della qualità della vita e del benessere delle persone.

A chiudere il cerchio, la segretaria Cecilia Taranto, concentratasi soprattutto sulla “giungla” della sanità privata: “La FP CGIL – ha esordito – propone due filiere: quella sanitaria pubblica e privata e quella socio sanitaria, unite dal medesimo slogan: stesso lavoro stessi diritti e stesso salario. Il fondo sanitario nazionale, nonostante i tagli, conta su un tesoretto di 113 miliardi che purtroppo diventa oggetto del desiderio di tante, troppe persone. Non a caso assistiamo la sanità privata in Sicilia , è diventata oggetto di interesse di molti imprenditori e di  multinazionali francesi”.

I paradossi di una sanità privata in realtà alimentata da fondi pubblici, (trattandosi spesso di cliniche convenzionate), culminano nella carenza di personale: “Mentre infatti aumentano a dismisura la parte di beni e servizi, diminuiscono le unità in organico, gli utenti e si assiste all’abolizione della contrattazione di secondo livello. Tutto ciò non è possibile e come FP CGIL ci impegniamo, a livello nazionale, a lavorare su una riforma che metta finalmente al centro il paziente e i lavoratori”. La Segretaria nazionale ha fatto il focus sui rinnovi contrattuali. L’ultimo contratto in sanità privata , AIOP risale al 2007. Mentre in ARIS dal 2005, non c’è un contratto firmato da tutte le OO.SS. Grande adesione allo sciopero nazionale dei lavoratori delle strutture di ANASTE, contro proposte inaccettabili  quali:  aumento dell’orario di lavoro da 38 a 40 ore settimanali, azzeramento dei permessi retribuiti, del pagamento dei primi tre giorni di malattia . Rinnovi contrattuali di 19 euro dopo 8 anni di mancato rinnovo.

 

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