“L’estate fredda”, l’ultimo romanzo di Gianrico Carofiglio sarà presentato domani, martedì 28 marzo alle 18.00 nell’auditorium del centro studi Feliciano Rossitto di Ragusa.
Alla presentazione interverranno, oltre all’autore, la professoressa Marisa Simonelli e il dottore Carmelo Arezzo. Un’iniziativa organizzata grazie alla cooperazione dell’associazione culturale e di promozione sociale Genius, il centro servizi culturali, il centro studi Feliciano Rossitto e la libreria Flaccavento.
È il 1992, tra maggio e luglio. A Bari, come altrove, sono giorni in cui si respira aria di piombo, fra agguati, uccisioni, casi di lupara bianca. Alla segnalazione del rapimento di un bambino, figlio di un capo clan, il maresciallo Pietro Fenoglio capisce che la situazione è molto grave e che il punto di non ritorno sembra raggiunto. Potrebbe accadere qualunque cosa. Poi, improvvisamente, il giovane boss che ha scatenato la guerra, e che tutti sospettano del sequestro, decide di collaborare con la giustizia. Nella lunga confessione davanti al magistrato, l’uomo ripercorre la propria avventura malavitosa in un vivido racconto gravido di una forza malefica. Ma le dichiarazioni del pentito non basteranno a fare piena luce sulla scomparsa del bambino.
Per scoprire la verità il maresciallo sarà costretto a inoltrarsi in un territorio ambiguo e pericoloso dove è più difficile distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Ambientato al tempo delle stragi di Palermo, “L’estate fredda” offre un caleidoscopico mosaico della parte oscura della natura umana e mettendo anche in luce un protagonista di straordinaria, commovente dignità. E, alla fine, un inaspettato bagliore di speranza.
Gianrico Carofiglio (classe 1961), già magistrato e scrittore a tempo pieno. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni. Sostituto procuratore presso la direzione distrettuale antimafia di Bari, ha esordito nella narrativa nel 2002 con Testimone inconsapevole, romanzo che ha inaugurato il genere del legal-thriller in Italia e ha introdotto il personaggio dell’avvocato Guerrieri, protagonista anche dei successivi Ad occhi chiusi (2003) e Ragionevoli dubbi (2006). Oltre al romanzo di tono più intimista Il passato è una terra straniera (2004; premio Bancarella 2005), è autore di un romanzo a fumetti edito nel 2007, e di alcuni saggi tra i quali si ricorda L’arte del dubbio (2007). Eletto senatore per il Partito democratico nel 2008, nello stesso anno dà alle stampe il romanzo Né qui né altrove. Una notte a Bari, in cui, confrontandosi con la realtà sociale della sua città, analizza le contraddizioni e le potenzialità dell’Italia del Sud, e Mondi al limite (con altri otto autori), raccolta di testimonianze dirette sulle realtà in cui opera l’organizzazione Medici senza frontiere. Tra i suoi lavori più recenti: Il paradosso del poliziotto (2009), romanzo sulla tecnica e l’arte di interrogare; Le perfezioni provvisorie (2010), protagonisti del quale tornano a essere Bari e l’avvocato Guerrieri; il romanzo Il silenzio dell’onda (2011, finalista al Premio Strega), narrazione serrata e appassionata sul rapporto tra genitori e figli. Nel 2013 è la volta di Cocaina, di cui è autore di uno dei tre racconti che lo compongono, gli altri due sono di M. Carlotto e G. De Cataldo, basati sul tema dell’uso di sostanze stupefacenti. Sempre del 2013 è pubblicato il romanzo Il bordo vertiginoso delle cose, imperniato sui temi della memoria e del ritorno. Nel 2014, i romanzi La casa nel bosco (scritto con il fratello Francesco, che sull’onda dei ricordi indaga i momenti particolari della crescita e delle relazioni familiari), Una mutevole verità (giallo in cui compare per la prima volta il personaggio del maresciallo Pietro Fenoglio), e La regola dell’equilibrio (in cui torna l’avvocato Guerrieri alle prese con un magistrato corrotto). Nel 2015 Carofiglio ha pubblicato il saggio Con parole precise. Breviario di scrittura civile, riflessione sull’importanza della parola e le sue potenzialità, mentre sono del 2016 la raccolta di racconti Passeggeri notturni e il romanzo L’estate fredda.