Chi è stato condannato per mafia non può essere padrino in chiesa. Dopo il caso di Riina jr che a Corleone aveva accompagnato la nipote al sacramento, l’arcivescovo di Monreale con un decreto ricorda ai parroci la linea di condotta da seguire.
“Non possono essere ammessi all’incarico di padrino del battesimo e della cresima coloro che si sono resi colpevoli di reati disonorevoli o che con il loro comportamento provocano scandalo – scrive il prelato – coloro che appartengono ad associazioni di stampo mafioso o ad associazioni più o meno segrete contrarie ai valori evangelici ed hanno avuto sentenza di condanna per delitti non colposi passata in giudicato”. Questo quanto scritto nel decreto di monsignor Michele Pennisi, dopo aver sentito il consiglio presbiterale diocesano.
Maria Chiara Ferraù